Pari Frosinone, ma è primo Il Carpi stende il Cittadella

26 NOVEMBRE 2016 – Milano

Il Frosinone si ritrova primo da solo per una notte, aspettando il Verona (impegnata domani contro il Bari), ma non va oltre un deludente pari in casa con la Ternana. Il Cittadella non riesce a mettere pressione alla squadra di Pecchia: i gol di Catellani e Lasagna nel primo tempo regalano i tre punti al Carpi, che sale così a 24 punti, nonostante il dominio per larghi tratti degli ospiti, che vengono raggiunti dal Benevento al quarto posto. Benevento che rallenta la sua corsa: non riesce a sbloccare la gara e fa 0-0 a Vicenza. Stesso risultato tra Perugia e Novara e tra Spal e Latina, mentre il Cesena stende l’Avellino 3-o. A Pisa la sfida tra Cosmi e Gattuso termina 1-0 per i padroni di casa. Nell’anticipo di ieri sera 1-1 tra Entella e Spezia.

brescia-ascoli 1-0Marcatori: Bisoli al 16′ s.t.

Un Brescia rimaneggiato e reduce da due sconfitte esterne di fila risorge in casa regolando l’Ascoli, che resiste un tempo e finisce alla lunga per consegnarsi alle offensive della formazione lombarda. I biancazzurri hanno soprattutto il merito di aver attaccato dall’inizio alla fine Emergenza assoluta in partenza per Brocchi, che rinuncia a Calabresi in difesa e all’intero attacco davanti (con Bonazzoli in panchina dopo una lunga convalescenza): dunque spazio a Camara, Morosini e Rosso davanti. Un tipo atipico per pungere un Ascoli che in contropiede fa paura con Giorgi alle spalle di Perez e Cacia. Schieramenti quasi speculari, con Aglietti (in tribuna per squalifica: in panchina Masi) a opporre un 4-3-1-2 al 4-3-3 biancazzurro. In tribuna, Bobo Vieri (amico da una vita di Brocchi). La prima conclusione è di Rosso, al 12’: parata facile facile per Lanni. Stesso discorso per Bisoli, lievemente più insidioso al 23’. Il Brescia lavora ai fianchi, ma non trova sbocchi fra le maglie marchigiane. Nella ripresa il Brescia prova ad alzare la pressione, Camara comincia a spingere sull’acceleratore. Da un suo assist nasce la rasoiata vincente di Bisoli, a ridosso dell’area, al 16’. Niente da fare per Lanni. Il rientrante Bonazzoli, preso il posto di Camara, buca un assist splendido di Morosini (palla rubata). Poi anche Rosso e ancora Bonazzoli non riescono a raddoppiare da due passi. E nel finale Minelli salva il risultato su Cacia. (Gian Paolo Laffranchi)
carpi-cittadella 2-0Marcatori: Catellani all’8′ p.t.; Lasagna al 28′ p.t.
E’ la vittoria degli attaccanti quella che rilancia il Carpi in zona playoff e fa atterrare bruscamente il Cittadella dopo la cinquina al Verona. La sfida del Cabassi si decide nella prima mezz’ora, quando Catellani con un destro chirurgico e Lasagna di testa riportano il sorriso in casa emiliana, dopo 4 gare (2 pari e 2 ko) senza vittoria. Il Cittadella invece si conferma vulnerabile lontano dal Tombolato, dove nelle ultime 4 trasferte ha raccolto appena un punto. Castori rispolvera Catellani titolare dopo 5 giornate e lo mette alle spalle di Lasagna in un 4-4-1-1 d’emergenza, privo di Lollo, Bianco, Gagliolo e Poli. Venturato ripropone 10/11 del Cittadella che ha steso il Verona, in cui Pedrelli sostituisce lo squalificato Salvi a destra in difesa. Il Carpi parte forte e trova subito il vantaggio: Di Gaudio lancia Catellani, dribbling secco su Pasa e destro imprendibile per Alfonso. Una liberazione per l’ex spezzino (2° gol stagionale) che non segnava da 13 gare (1-1 al Benevento il 4 settembre). Lo schiaffo sveglia il Cittadella, che comincia a giocare. Letizia è decisivo in spaccata su Chiaretti, poi BenedettI (22′) dal secondo palo non trova la porta. Schenetti è indemoniato a destra e centra al 26′ per Chiaretti, in leggero ritardo. Poi è il brasiliano da 30 metri a far venire i brividi a Colombi, con la palla che sibila di poco fuori. Scampato il pericolo, il Carpi con grande Cosimo raddoppia: Pasciuti serve il rimorchio a destra di Struna, cross al bacio per Lasagna, dimenticato dalla difesa veneta, che di testa sale a quota 6 reti stagionali. Prima dell’intervallo una rasoiata di Iori passa a qualche centimetro dal palo, così come dall’altra parte Mbaye di testa va a un passo dal 3-0. Nella ripresa potrebbe arrivare subito il tris sul destro di Di Gaudio che coglie il palo, la palla danza sulla linea fino all’altro montante quando Alfonso la raccoglie. Sarà una delle poche emozioni, perché il Cittadella spinge ma non è mai lucido. La chance migliore per accorciare è quella di Schenetti su errore di Letizia, ma la palla sfiora solo lo specchio della porta di Colombi. Venturato mette anche Strizzolo e Lora senza grossi risultati, Castori risponde passando al 5-3-2 con l’aggiunta di Blanchard per alzare i centimetri di una difesa che regge bene senza mai soffrire. (Davide Setti)
Kevin Lasagna esulta dopo il gol. Lapresse

Kevin Lasagna esulta dopo il gol. Lapresse

cesena-avellino 3-0Marcatori: Djuric al 18′ p.t.; Dalmonte al 25′ s.t.; Ciano al 40′ s.t.
Il Cesena vince e convince, l’Avellino continua a non ingranare lontano dal Partenio. Il 3-0 del Manuzzi non fa una piega, con i bianconeri padroni del campo per 80 minuti e in sofferenza solo a inizio ripresa, quando Agliardi compie l’unico miracolo (decisivo) della sua partita. Primo tempo a senso unico, con la squadra di Camplone che crea tantissimo soprattutto sull’asse Balzano-Ciano. Dopo una grossa occasione sprecata da Dalmonte (1’), Ciano si divora il vantaggio calciando alto da due passi. Il Cesena passa comunque al 18’: cross di Balzano e piattone volante di Djuric, che brucia tutti a la mette nell’angolino basso alla sinistra dell’incolpevole Radunovic. L’Avellino non è mai pericoloso e rischia ancora, ma i tiri di Kone e Ciano non creano problemi al portiere ospite. Nell’intervallo Napoli cambia e inserisce Castaldo, che al 2’ sfiora l’eurogol ma Agliardi è straordinario e toglie la palla dall’incrocio. L’Avellino è tutto qui e, dopo un destro a giro di Bidaoui, si spegne. Anche perché Radunovic è disastroso sul tiro centrale di Dalmonte, che chiude la partita. Al 40’ Ciano arrotonda con una bellissima fiondata da 25 metri, poi Djuric colpisce la traversa, Laribi spreca il 4-0 e Garritano, dopo aver saltato tre uomini, trova un prodigioso intervento di Radunovic. (Luca Alberto Montanari)
Djuric porta avanti il Cesena. Lapresse

Djuric porta avanti il Cesena. Lapresse

frosinone-ternana 1-1Marcatori: Ariaudo (F) al 12′ p.t.; rig. Avenatti (T) al 41 p.t.
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La gioia di Ariaudo dopo l'1-0. Lapresse

La gioia di Ariaudo dopo l’1-0. Lapresse

perugia-novara 0-0
Davanti agli 8mila del Curi, il Perugia non va oltre il terzo pareggio di fila (dopo quelli con il Trapani e ad Ascoli), facendosi imbrigliare da un Novara solido ed ordinato, al secondo risultato utile in trasferta (dopo il clamoroso successo a Verona), di seguito alle sei sconfitte iniziali. I piemontesi non pareggiavano fuori casa da ben sette mesi (l’ultimo pari il 30 aprile con lo 0-0 a Trapani) ed in questo caso hanno rischiato più volte di capitolare, per poi tentare nel finale (con gli innesti di Galabinov e Di Mariano) il colpo grosso. In avvio Cristian Bucchi ha scelto il rientrante Belmonte al posto di Del Prete, con Ricci in campo per l’infortunato Zebli. Dall’altra parte Boscaglia ha inpiegato Bolzoni per sostituire lo squalificato Faragò, preferendo inoltre Adorjan a Galabinov. Meglio nella prima fase il Perugia, subito vicino al vantaggio con una splendida girata di Di Carmine, deviata istintivamente in tuffo da Da Costa. Replica novarese affidata a Sansone, a conclusione di una veloce ripartenza, con palla terminata a lato. Prima del riposo altra opportunità per il Perugia, con il colpo di testa di Dezi che ha mandato di pochissimo a lato. Nella ripresa gli umbri si sono ripresentati senza il tecnico Bucchi in panchina (il compito di guidare la squadra è toccato al suo vice Mirko Savini). La squadra è partita ancora fortissimo, creando tre occasioni in serie nelle prime fasi con Nicastro, Monaco e Belmonte. Poi l’occasione più clamorosa è capitata a Di Carmine, che su un rilancio dalla difesa ha prima mancato il controllo e poi ha colpito la traversa. Con il passare del tempo tra i giocatori del Perugia è subentrata anche la stanchezza (sono entrati Acampora, Buonaiuto e l’acclamato Rolando Bianchi) ed il Novara ha preso ulteriore coraggio. Ma, pur avanzando il proprio baricentro non è mai riuscita ad impensierire il portiere Rosati. In pieno recupero il Perugia ha reclamato un calcio di rigore per un fallo di Calderoni su Di Carmine, ma l’arbitro ha lasciato correre. Il Perugia non vince in casa da un mese e mezzo, dal successo per 2-0 sul Cittadella risalente al 15 ottobre scorso. (Antonello Menconi)
pisa-trapani 1-0Marcatori: Eusepi al 33′ s.t.
Dopo dieci giornate il Pisa torna a vincere condannando il Trapani alla sconfitta dopo due pareggi. I toscani tornano al tridente ma senza Lores, assente dopo la morte del padre in settimana, Trapani con il consueto 3-5-2. Partenza effervescente dei locali, Figliomeni allontana a porta vuota dopo pallonetto basso di Eusepi su Guerrieri un uscita (4’). Ma le bollicine svaniscono subito, i siciliani rispondono con colpo di testa di Barillà alzato in angolo da Ujkani (11’) e poi la partita si trascina avanti stancamente fino ai tentativi da corner di Del Fabro a lato di poco (32’) e Barilla che da due passi non trova lo specchio su spizzata da Pagliarulo (43’). Dopo l’intervallo entra Mannini (partito in panchina perché non al meglio) che dà la scossa con due pericolosi tentativi da fuori (Guerrieri 7’ s.t. respinge), il Trapani non rimane a guardare e su spunto di Citro palla a Rizzato che coglie la traversa dal limite (17’ s.t.). Nei toscani entra Cani, 4-4-2 e locali all’assalto seppure poco lucido. E proprio il nuovo entrato al 33’ prolunga il corner di Mannini per la scivolata vincente di Eusepi, che interrompe un lungo digiuno sotto porta del Pisa, 560 minuti senza gol. La reazione del Trapani è tutta in una buona occasione che Citro tutto solo spreca sull’esterno della rete (40’ st) poi è Cani a sfiorare per due volte il raddoppio. (Alessio Carli)
Serse Cosmi con Gennaro Gattuso. Lapresse

Serse Cosmi con Gennaro Gattuso. Lapresse

spal-latina 0-0
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VICENZA-benevento 0-0
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