Pari Entella, Reggiana sola in vetta. Sei gol del Cesena al Tavernelle

La Juve Under 23, nel girone A, vince contro il Sangiuliano City e torna al successo dopo tre partite

Dodici le partite nel programma di questo giovedì, con due anticipi del girone A e tutto il girone B (sabato il resto della terzultima giornata).

Girone A

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La Juventus Next Gen, a Seregno, supera di misura il Sangiuliano City e ritrova un successo che mancava da tre partite: decisivo e sufficiente il gol di Cerri in apertura, prima da titolare in C per il gioiello della Primavera Kenan Yildiz. “Potevamo chiuderla prima – il commento del tecnico bianconero Massimo Brambilla -, ma vincere aiuta a vincere e guadagniamo così autostima in vista di martedì sera”. L’11 aprile c’è infatti in programma il ritorno della finale di Coppa Italia Serie C: al Menti, si ripartirà dal successo (2-1) del Vicenza nell’andata dell’Allianz Stadium. La squadra di Dan Thomassen, in realtà, non arriva al grande appuntamento nel migliore dei modi: sul campo della Pergolettese finisce infatti 0-0, complici un paio di grandi parate del portiere Soncin.

Girone B

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La vetta cambia ancora proprietà: davanti a tutti c’è di nuovo la Reggiana, che questa volta non stecca davanti al suo pubblico e supera la Fermana (4-2). Una vittoria che vale il controsorpasso a più 2 sull’Entella, impantanata sullo 0-0 al Porta Elisa da una solida Lucchese. A 180’ dal termine della stagione regolare, la squadra di Aimo Diana – che era stata al primo posto solitario da novembre fino allo scorso weekend – torna così padrona del proprio destino, pur nella consapevolezza di dover arrivare per forza davanti all’Entella con cui è in svantaggio negli scontri diretti. La partita del Mapei-Città del Tricolore viene indirizzata subito dalla doppietta di Nardi (due volte col destro sul palo più lontano), a segno anche Jacopo Pellegrini (in doppia cifra) e Guglielmotti a rendere inutili i gol della Fermana che aveva accorciato prima con Maggio e poi con Fischnaller. L’Entella, adesso, deve guardarsi anche alle spalle per il secondo posto. Sono soltanto due infatti i punti di vantaggio dei liguri sul Cesena, travolgente (6-1) sul campo di un San Donato Tavarnelle già proiettato ai playout: a segno Adamo e poi Corazza su rigore, Calamai accorcia, ma poi la valanga bianconera si abbatte con Stiven Shpendi (fresco di nuovo contratto), la doppietta di Bumbu e l’ultimo gol di Silvestri. Al quarto posto c’è sempre il Gubbio di Piero Braglia, uscito con un punto (2-2) dalla complicata trasferta di Siena: Vazquez (gol e assist) e Bontà avevano ribaltato il vantaggio bianconero di Riccardi, il pari definitivo lo realizza Disanto su filtrante vincente di Orlando. Torna con un punto (1-1) la Carrarese da Sassari: quello con la Torres è il terzo pareggio nelle ultime quattro per la squadra di Dal Canto, arrivato grazie al terzo gol consecutivo dell’albanese Bozhanaj in risposta al vantaggio sardo di Diakite (9 in campionato).

Le partite

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Il Pontedera, superando il Montevarchi con un gol per tempo (2-0, Benedetti e Guidi), centra il record di punti (56) della sua storia tra i professionisti e sale al sesto posto. Il Montevarchi, ultimo, ha un piede e mezzo in D ma è tenuto aritmeticamente in vita dalla penalizzazione di due punti arrivata proprio questo pomeriggio all’Imolese per ritardati versamenti Irpef. Imolese che, scesa in campo poche ore dopo aver ricevuto la notizia, ha anche perso in trasferta (1-0, Pucciarelli) nello scontro diretto di Pesaro (esordio vincente per Banchieri sulla panchina della Vis). Rimini e Fiorenzuola fanno 1-1 e prolungano la loro astinenza da vittorie, che dura rispettivamente da 7 e 13 partite: vantaggio romagnolo in avvio con Delcarro che colpisce poi anche la traversa, meritato pari ospite con Bondioli alla mezz’ora della ripresa. Secondo successo consecutivo dell’Olbia, che ipoteca la salvezza diretta passando (3-2) sul campo della Recanatese, comunque aritmeticamente salva: sardi avanti due volte con la punizione dell’eterno Emerson (42 anni) e il rigore di Ragatzu, sempre raggiunti da Giampaolo e da Sbaffo prima del guizzo decisivo ancora di Ragatzu (doppietta che lo porta a quota 18, vetta della classifica marcatori condivisa con Corazza). In zona playout, colpo significativo dell’Alessandria, che non vinceva da cinque partite: il rotondo 3-0 all’Ancona porta la firma di Sylla, che conquista il rigore trasformato da Galeandro (espulso De Santis) e poi firma la sua doppietta personale.

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