Paratici: “Pogba alla Juventus? Non siamo mai stati vicini al ritorno”

Il manager, ora al Tottenham, ospite di Sky Sport: “A Torino 11 anni meravigliosi, giusto separarci, l’inchiesta di Perugia non ha inciso. Sempre stato convinto di Chiesa. Adesso punto a trattenere Kane”

Fabio Paratici, ospite di Sky Sport, parla della sua nuova avventura da direttore sportivo del Tottenham e passa in rassegna la sua lunga esperienza alla Juventus.

Sulla Juve

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“Sono stati 11 anni fantastici, un’esperienza meravigliosa. È stato giusto fermarci a un certo punto. Conservo solo bei ricordi con la Juventus”, le parole di Paratici. E quando gli chiedono se l’inchiesta di Perugia sull’esame per la cittadinanza di Suarez abbia influito sul suo addio dalla Juve e dal calcio italiano, lui risponde così: “No, sono cose che succedono. Ci sono indagini in corso, pian piano le cose si stanno chiarendo, sono molto tranquillo. Non credo proprio che la vicenda abbia inciso sul mio rapporto con la Juventus. È un dispiacere personale vivere queste situazioni, che possono capitare quando si rivestono certi ruoli”. Via Paratici è arrivato Allegri alla Juventus. Sarebbe stato così se il dirigente fosse rimasto a Torino? La risposta è evasiva: “Allegri è una persona intelligentissima, è il suo più grande pregio, oltre a capire di calcio. Devo solo ringraziarlo perché in cinque anni con lui abbiamo vinto tantissimo”.

I giocatori

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Parole in libertà sui giocatori del passato e del presente bianconero. Pogba è stato mai vicino a un ritorno? “Credo sia molto difficile un suo ritorno, non c’è mai stato un momento in cui siamo stati vicini a riprenderlo”. E su Chiesa: “Siamo sempre stati convinti di lui, si allena al massimo, è sempre super concentrato, una delle migliori doti per un calciatore che deve crescere”. Ora che è al Tottenham, Paratici ha un obiettivo prioritario: “Puntiamo a trattenere Harry Kane per un altro anno. Non vedo l’ora di vederlo giocare dal vivo”.

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