Paqueta fa volare il Lione. Eintracht, che colpo in casa del Betis

Due vittorie esterne negli anticipi: con un gol dell’ex Milan i francesi battono il Porto in trasferta, i tedeschi vincono 2-1 a Siviglia

Il fattore campo si rivela ininfluente nei primi due ottavi di Europa League. Il Lione vince a Oporto (0-1), l’Eintracht Francoforte fa lo stesso a Siviglia (1-2). L’uomo copertina dei francesi è un ex Milan, il brasiliano Paquetá, che esulta due volte in altrettanti minuti: la prima per il gol decide la gara, la seconda per il rigore inizialmente concesso per un suo fallo e poi revocato dall’arbitro. Resta a bocca asciutta il Porto di Conceicao (che aveva fatto fuori la Lazio nello scorso turno): l’1-1 di Mbemba viene annullato al 95′ per offside. Al Villamarin cade il Betis Siviglia. Succede tutto nel primo tempo. Kostic firma vantaggio dei tedeschi, Fekir pareggia, ma due minuti dopo Kamada mette il sigillo sull’andata dell’ottavo di coppa.

PORTO-LIONE 0-1

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Al do Dragão si sfidano le due squadre che hanno eliminato la Juventus nelle ultime edizioni di Champions League: il Porto nel 2020/21, il Lione nel 2019/20. La gara comincia con il duro testa contro testa tra Pepe e Paquetá (che gioca sulla trequarti con Faivre, ex obiettivo del Milan): i due calciatori, entrambi a terra dopo lo scontro, hanno bisogno di qualche minuto di cure, per poi riprendere la partita con un turbante in testa. Primo tempo vivace. Occasioni su entrambi i fronti. Il Porto crea i presupposti per l’1-0: Lopes salva su Vitinha (11’) e Pepê (32’). L’occasione più nitida capita sui piedi di Toko Ekambi, ma il camerunese del Lione spara a lato a porta semi spalancata e portiere quasi battuto (38’). I francesi spingono nella ripresa: dopo i tentativi di Dembele (53’) e Paquetá (54’), il Lione la sblocca. Il vantaggio lo segna l’ex Milan Paquetá, che di mancino batte Costa su assist di tacco di Dembele (60’). Gol convalidato dopo il check al Var. Al 62’ lo stesso Paquetá tocca di mano nella sua area, l’arbitro inizialmente concede il rigore, poi vede le immagini e cambia idea. Il Porto prova ad alzare il ritmo nel finale, inserisce Galeno al minuto 80 (il brasiliano è il capocannoniere della competizione, con 6 gol, a pari merito con Toko Ekambi) ma al 97’ è comunque costretto ad alzare bandiera bianca. In realtà i portoghesi un gol lo segnano, al 95′, con Mbemba, ma la rete del congolese (su assist di Martinez) è annullata per offside.

BETIS-EINTRACHT

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La partita, diretta dal fischietto italiano Marco Guida, si sblocca al 14’. Quello che avrebbe dovuto essere un traversone dalla sinistra di Kostic si trasforma in una parabola che beffa Bravo e finisce in rete. Al 30’ una scintilla di Fekir rimette in parità l’incontro: il francese si accentra dalla destra e con un sinistro a giro nell’angolino basso trafigge Trapp. Passa un attimo e i tedeschi tornano avanti: Lindstrom approfitta di un disimpegno sbagliato da Gonzalez e serve a Kamada, libero a centro area, la palla del raddoppio. La ripresa si apre con il possibile tris della squadra di Glasner, ma Borré si fa parare da Bravo il rigore concesso per fallo di mano in area di Ruibal (51’). Nei minuti successivi Bravo tiene a galla i suoi e, tra il 64’ e il 67’, respinge due volte su Borré. Al 77’ Trapp fa lo stesso su Canales. Nel finale dentro Tello (77’) e gli ospiti Hauge (73’) e Lammers (86’), tutte ex conoscenze del calcio italiano (mentre Pezzella è in campo dal 1’ per gli andalusi). L’ultima emozione è lo squillo di Kostic al 93’: Bravo chiude la porta. La decima della Bundesliga batte la quinta della Liga.

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