Pandev venduto in India. E non la prende bene: ma è uno scherzo delle Iene…

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Goran Pandev ormai è italiano…d’adozione. L’attaccante della Macedonia del Nord, bandiera del Genoa, è nel Belpaese da quando è giovanissimo ed escludendo una breve esperienza al Galatasaray, ha praticamente giocato solo in Serie A. Come potrebbe dunque prendere la sua cessione da parte del Grifone, magari per finire in un campionato non di primo piano e non vicinissimo come quello indiano? È quello che hanno organizzato per lui Le Iene, che in uno dei loro soliti scherzi hanno preso di mira l’attaccante con la complicità del suo procuratore e di alcuni compagni di squadra: Biraschi, Criscito, Perin e Sturaro, che hanno teso una bella trappola al trentasettenne.

INDIA – In una tranquilla cena di squadra, nel bel mezzo del calciomercato, il padrone di casa Criscito spiega di aver ricevuto una proposta dall’India e Pandev gli spiega che da quelle parti non si sta poi così male. Poi, casualità, squilla il telefono dell’attaccante. È il suo agente Leonardo Corsi, che parla di una volontà di Preziosi di ringiovanire la squadra. E di conseguenza il presidente ha deciso di cederlo all’unica squadra che ha fatto un’offerta per lui: neanche a dirlo, una squadra indiana. Il macedone, nonostante avesse da poco consigliato a Criscito l’esperienza, non è particolarmente entusiasta: “Ma a 38 anni posso andare in India io?”, chiede al procuratore. Il club, ovviamente, è quello interessato anche al difensore e ha una storia molto italiana: il Chennaiyin, la squadra diretta qualche anno fa da Materazzi e in cui ha giocato anche Nesta.

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

CONTESTAZIONE – I compagni di squadra cercano di convincere Pandev, spiegando che il Chennaiyin ha tanti calciatori balcanici, ma l’idea continua a non allettare il classe 1983, anche per una prevedibile reazione della famiglia: “Se dico a casa che devo andare là mi ammazzano”, spiega l’attaccante. La nuova chiamata del procuratore è tragicomica. Il contratto offerto non è neanche di quelli faraonici, anzi: 72mila euro l’anno più bonus da 10mila, non proprio un’offerta di quelle che cambiano la vita. E a farne le spese è proprio Corsi, che si becca qualche…parolaccia: “Un po’ di rispetto, mica sono l’ultimo arrivato”. A rendere il tutto ancora più complicato è la contestazione dei tifosi, che non vogliono che se ne vada e si presentano sotto casa di Criscito con uno striscione che dà a Pandev del traditore e lo fanno scendere per parlamentare. Per fortuna poi arrivano Le Iene, che spiegano che si tratta di un riuscitissimo scherzo. Un po’ come quello già fatto a Perin, a cui hanno fatto credere di essere stato tradito dalla compagna. E chissà che proprio in quell’occasione al portiere non sia venuta voglia…di organizzarne uno anche lui!

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