Palermo, svolta più vicina? Mirri: “Se trovo uno serio venderò…”

“Le manifestazioni d’interesse? In certi casi si tratta di film già visti anche perché i personaggi a volte ritornano”: le dichiarazioni del presidente del Palermo

“Il Palermo è in vendita dal primo giorno. Certamente non sarò io il limite a un eventuale cessione”. Parola di Dario Mirri. Diversi i temi trattati trattati dal presidente del Palermo, intervistato ai microfoni de “La Repubblica-Palermo”: dal futuro del club di viale del Fante, al ruolo di Antonello Perricone. Ma non solo; il numero uno del club di viale del Fante, infatti, è tornato a parlare dell’addio di Tony Di Piazza. Il recesso messo in atto nei mesi scorsi dal noto imprenditore italo-americano è divenuto efficace l’11 giugno 2021. Di Piazza, dunque, è diventato di fatto un creditore della società controllante.

IL FUTURO –“Il Palermo ha un piano triennale che stiamo rispettando ma, a parte gli affetti, tutto è commerciabile. Una società di calcio si può vendere e acquistare al pari di un’automobile. Nessuno può pensare di essere padrone della squadra. Noi siamo soltanto temporanei custodi di un bene collettivo. Risponde al vero l’indiscrezione secondo cui Lazard avrebbe ricevuto almeno tre offerte? Ci sono state manifestazioni d’interesse. L’offerta è una cosa diversa soprattutto se l’offerta è condizionata a una serie di cose. Io venderei a chi ha un progetto serio. La preferenza è per chi ha un programma credibile. Chi predispone una manifestazione d’interesse e non ha credibilità viene scartato. Avere un programma e solidità finanziaria è un elemento discriminante, ma non lo valuto io. Lo valuta Lazard“.

FILM GIA’ VISTI –“Se è vero che la mia preferenza andrebbe a chi in futuro mi farebbe restare in società? Certamente no. Io sarei felicissimo di tornare a fare il tifoso. Ho la mia azienda e i miei interessi. Non sono nato per fare il presidente. Ho altri obiettivi nella vita. Ci sono presidenti, penso a Preziosi o Lotito, che puntano e restarlo a vita. Io no. Le manifestazioni d’interesse restano tali o avranno sviluppi futuri? Stiamo lavorando su queste, ma Lazard non fa scattare il semaforo verde e noi non andiamo avanti. Abbiamo chiesto solidità economica e un programma per il futuro. In certi casi si tratta di film già visti anche perché i personaggi a volte ritornano. Se non sono andati bene prima non è facile che vadano bene adesso. Per restare in tema cinematografico cerchiamo prime visioni e non repliche”.

DA PERRICONE A DI PIAZZA –“Antonello Perricone ha il compito di trovare un acquirente? No. Ha il compito di apportare competenze e conoscenze e dare valore al club. Ha tutto per poterlo fare e ha soprattutto ha il cuore rosanero. Vuole aiutare Palermo a rialzare le testa. È un valore aggiunto importante. Con Di Piazza era iniziato con un idillio e adesso siamo in tribunale? Finirà in base a una sentenza che verrà emessa. Di Piazza ha iniziato un percorso e a metà di questo percorso ha voluto interromperlo. Se è legittimo lo stabilirà il tribunale. Alle prime difficoltà lui è andato via quando invece c’è un piano triennale. È come se volessi il rimborso del biglietto perché alla fine del primo tempo la mia squadra sta perdendo”.

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