Palermo si ribella a Zamparini: «Ridacci la cittadinanza onoraria»

Palermo si ribella a Zamparini: «Ridacci la cittadinanza onoraria»
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Lanciata on line da un gruppo di tifosi siciliani una petizione contro il presidente da consegnare al sindaco Orlandotwitta

PALERMO – Se Maurizio Zamparini fosse vissuto ai tempi di Dante, o viceversa, non ci sarebbero certo dubbi su quale applicazione della legge del contrappasso il sommo poeta avrebbe riservato al presidente del Palermo: l’esonero. E c’è un gruppo di tifosi rosanero, non per forza dantisti ma determinati e capeggiati dal giornalista Giovanni Vallone, pronto in qualche modo a ‘vendicare’ il trattamento riservato dall’imprenditore friulano ai suoi allenatori, lui che di esoneri ne ha collezionati una cinquantina da quando nel 1987 acquistò il Venezia nell’allora C2 fondendolo con il Mestre. Un ‘vizio’ che Zamparini non ha mai perso, nemmeno una volta sbarcato in Sicilia nel 2002: da Ferruccio Mazzola a De Zerbi, i suoi licenziamenti ne hanno fatto un personaggio quasi mitologico e bersaglio ideale di sarcastiche parodie. Ma ora, dopo tutti questi anni, a rischiare una sorta di ‘esonero’ è lui. Già, perché proprio Vallone, alias ‘Capo Banda RosaBassotti’, da tre settimane circa sta raccogliendo firme su ‘change.org’ a sostegno di una petizione che intende presentare al sindaco Leoluca Orlando. Un appello raccolto finora da 673 persone decise a ricordare al presidente decisionista che i tifosi non sono clienti di un centro commerciale né soldatini di un uomo solo al comando, piuttosto un patrimonio di passione e sentimenti da tutelare e coinvolgere. E che una squadra di calcio, pur di proprietà privata, non è un’impresa come le altre ma ha un valore simbolico e incarna i valori di una terra e del suo popolo. Un popolo che lo ha accolto come un re riconoscendogli la cittadinanza onoraria e che ora, almeno una parte di esso, è deciso a chiederla indietro. E Zamparini? Tutt’altro che turbato dall’iniziativa, è deciso ad andare avanti per la sua strada e a fare a modo suo come sempre. E nel frattempo tratta la cessione del club a un gruppo cinese. Come dire che a Palermo gli esoneri sono di sua esclusiva competenza.

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IL COMUNICATO – «Avendo dedicato la mia intera vita allo studio, esplorazione e diffusione del patrimonio siciliano (naturalistico, artistico, culinario, antropologico …) sono stato estremamente coinvolto, come intellettuale (se mi consentite il termine), dalla stupefacente arroganza e prepotenza di Maurizio Zamparini, il cui cinismo mi riporta in mente i peggiori governatori e tiranni dell’antico passato isolano, con le dovute proporzioni figlie dei tempi. Io non combatto il fenomeno sportivo, per sua natura frivolo e leggero. Combatto l’ennesimo tentativo di far imbecille il siciliano da parte di un soggetto straniero. Io credo che Zamparini, alla quale il nostro solito amore, passione e generosità, ha concesso la cittadinanza onoraria, non meriti più questo riconoscimento. Riconoscimento il quale, al contrario, gli è servito per portare avanti i suoi interessi. Io, come palermitano e siciliano, non mi riconosco in lui e chiedo al popolo di Trinacria di aiutarmi a sbattere in faccia a questo friulano il foglio d’esilio. Sarei lietissimo ed onoratissimo di un confronto con chiunque voglia chiarimenti sulla mia posizione. Questa è una battaglia di orgoglio e dignità; non calcistica. Grazie Sicilia mia. Giovanni Vallone (Capo Banda RosaBassotti)».

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