Palermo, Corini prima del Parma: “Limitiamo Vazquez, è il pericolo numero uno”

PALERMO – Arriva il Parma al “Barbera” e il Palermo lo affronta col sorriso di chi sente di aver imboccato la via d’uscita dal tunnel della crisi. Anche se non basta una rondine per fare primavera: la vittoria di Modena è stata importante, ma Eugenio Corini sa perfettamente che deve rappresentare solo un primo passo per trovare quella continuità di rendimento sin qui rimasta tale solo nelle intenzioni. “È stato importante tornare a vincere, perché in settimana il lavoro è filato via liscio e la fiducia non è mancata. Adesso ci tocca affrontare una squadra forte che, seppur con diverse assenze, sa sempre come mettere in difficoltà l’avversario di turno. L’idea è quella di sfruttare certi spazi che una squadra offensiva come quella di Pecchia ci potrà concedere. Il Parma ama giocare molto all’attacco, ma questo lo porta a volte ad allungarsi un po’ e noi dovremo essere bravi a sfruttare le opportunità che si verranno a creare”. Della crescita della squadra, Corini non può che dirsi soddisfatto. “Contro il Pisa avevo già visto buone cose, anche per la tendenza a costruire dal basso. Con il Cittadella avevamo giocato in modo diverso, per non dar loto troppi punti di riferimento, a Modena abbiamo palleggiato bene e il risultato c’ha ripagato. Ora mi aspetto un ulteriore step per far vedere a tutti che siamo sulla buona strada. Ripeto, la vittoria di sabato scorso ha riportato entusiasmo, e i ragazzi meritavano di raccogliere i frutti del loro lavoro”. Contro i ducali mancheranno al solito Sala ed Elia, ma almeno si rivedono sia Pierozzi che Gomes, che pure ha saltato l’allenamento di giovedì per un sovraccarico tendineo. Anche Buttaro e Di Mariano fanno parte dei convocati. Sulla condizione della squadra, così Corini ha risposto: “Stiamo lavorando tanto e la fatica si fa sentire. I crampi di Gomes e Valente nella gara di Modena non sono stati casuali, ma entrambi hanno recuperato. Chi vorrei togliere al Parma? Massimo rispetto per la squadra di Pecchia, ma certo Vazquez è un metronomo essenziale e speriamo di obbligarlo ad indietreggiare e impedirgli di giocare la palla rapidamente. Il “Barbera” se lo ricorda bene, di sicuro avremo tutti gli occhi puntati su di lui”.

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