Palermo, Corini: “Bisogna salvarsi, per questo ho fatto vedere un video di Kobe…”

Corini in conferenza stampa in vista della sfida contro il Pisa al “Barbera”

Cinque sconfitte nelle ultime sei gare sono uno score che un club come il Palermo non può accettare, specialmente l’ultima debacle per 3-0 sul campo della Ternana. La società rosanero ha dato fiducia al tecnico Eugenio Corini, chiamato a recuperare terreno nella classifica di Serie B. Il prossimo impegno al “Renzo Barbera” contro il Pisa sarà la chiave per scacciare questa crisi di risultati ma l’avversario è sicuramente ostico, rinato con la cura D’Angelo. Queste le dichiarazioni di Corini in sala stampa alla vigilia del match:

“La mia settimana è stata di grande concentrazione e dedizione, domenica ero a pranzo con Rinaudo e Zavagno per discutere delle eventuali soluzioni dopo il ko di Terni, con energia sono arrivato dalla squadra per parlare di ciò che si deve fare. Ho fatto vedere un video per far capire come affrontare la nostra condizione attuale. Un documentario su Kobe Bryant che tratta della vittoria delle Olimpiadi da parte della nazionale di Basket degli Stati Uniti. Ogni giocatore mio è leader di se stesso. Io non chiederò mai ad un difensore di fare un lancio di 80 metri. La ricerca quotidiana è costantemente attiva. Noi dobbiamo essere realisti, la squadra allo stato attuale arriva fino ad un certo punto. Sicuramente ci salveremo ne sono certo, il mio principio è far vedere una certa reazione, far capire che diventiamo una squadra. Voglio anche far capire a tutti che tipo di campionato dobbiamo fare. Rendiamoci conto chi siamo oggi. Siamo una squadra che deve salvarsi, con una miriade di difficoltà. Siamo noi i primi che dobbiamo dimostrarlo. Negli allenamenti io vedo chi è pronto a rialzarsi. Dobbiamo conquistarci tutto centimetro dopo centimetro. Siamo una squadra che deve salvarsi anche siamo il Palermo”.

Precedente De Ketelaere a secco, Adli-Thiaw-Vranckx senza minuti: non è facile imparare il "piolese" Successivo Laika: "La Roma è un pezzo di vita. I Friedkin rispettano la storia, non come chi li ha preceduti"