Pagliuca: “Interessati 15 anni fa al Liverpool, ma l’Atalanta era ottima per noi”

L’azionista di maggioranza ha parlato a margine del Business of Football Summit, l’evento organizzato dal Financial Times: “La Juve? Tutti devono giocare con le stesse regole”

“Abbiamo guardato a diversi altri asset, tra cui anche il Liverpool una quindicina di anni fa. Ma l’Atalanta era ottima per noi, molto ben gestita, con poco rischio di retrocessione”. Parola di Stephen Pagliuca, co-chairman di Bain Capital e azionista di maggioranza della Dea bergamasca, che ha svelato questo aneddoto di mercato a margine del Business of Football Summit, l’evento organizzato dal Financial Times. “Abbiamo amato subito l’Atalanta perché aveva un ottimo settore giovanile, è stata in grado di coltivare talenti importanti ed è un competitor per il titolo in Italia: insomma, aveva tutto ciò che volevamo”, ha raccontato il co-proprietario dei Boston Celtics. Pagliuca ha rivelato che “la passione è tanta sia a Boston che a Bergamo. La maggiore differenza è che spesso si vedono club europei finire nei guai dal momento in cui non ci sono limitazioni come in Nba e Nfl, soprattutto negli Stati Uniti con il salary cap che limita spese incontrollate”.

Ricavi

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Il discorso si è poi ampliato al resto della Serie A. “Mi pare che dieci dei venti club abbiano investitori americani e sono sicuro che si stiano focalizzando sul creare una grande lega e sul riportare campioni in Italia. Per questo dobbiamo concentrarci sulla crescita dei ricavi da diritti televisivi e da sponsor”. E poi un commento sul caso Juventus. “Credo che ruoti intorno al tema del Fair Play: applaudo alle leghe che fanno in modo che tutti, dalla Juventus fino al mio club, giochino secondo le stesse regole – ha detto Pagliuca -. Più leghe chiederanno ai propri club di agire con responsabilità, maggiore sarà l’equilibrio competitivo. L’Nba è fantastica da questo punto di vista, si assicura che tutti giochino secondo le stesse regole”. Pagliuca ha poi ammesso di “aver imparato molto dai Percassi in questo periodo, dal modo in cui hanno gestito la società fino a quello che sanno a proposito del mondo del calcio”.

Piani di crescita

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Quali sono i piani di Pagliuca per fare crescere l’Atalanta? “Siamo molto ottimisti, a cominciare dal completamento del nostro bellissimo stadio, che potrà offrire molto di più ai tifosi rispetto a prima”. A cantiere concluso si arriverà alla capienza di 25mila spettatori. Nel frattempo i numeri delle gare interne stanno sfiorando il tutto esaurito. E per la gara di sabato, contro l’Udinese, sono già andati sold out quattro settori del Gewiss Stadium. “L’Atalanta può diventare un brand importante a livello globale e stiamo già cercando di trovare strade per monetizzare i nostri follower”, ha concluso Pagliuca.

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