Pagelle Samp-Roma: Smalling un muro, Pellegrini decisivo

Le pagelle, top and flop: Pellegrini 200 e lode

Smalling in difesa insuperabile come sempre: muro
Come al solito, prova impeccabile. Dietro vince tutti i duelli. Se la Samp non tira mai in porta è merito anche suo. Rui Patricio deve pagargli da bere. Questa volta non condisce la prova con il gol. Sarebbe troppo.

Pellegrini, 200 in A e gol decisivo: si sblocca
Il capitano festeggia con il primo gol in campionato le 200 partite in serie A. E’ il rigore decisivo, trasformato con grande freddezza al 9’. Uno dei migliori nel primo tempo, prende una brutta botta ma resiste. Cala un po’ nella ripresa però lotta fino alla fine dando anche più di quello che ha.

Camara fa il suo compito: in crescita
Dinamismo a centrocampo. Praticamente mai preso in considerazione da Mou fino a una settimana fa, si sta ritagliando il suo spazio con delle buone prestazioni. Concentrato, sbaglia poco, senza strafare.

Zaniolo soffre in panchina, buon impatto quando entra, ma sbaglia sul più bello
A sorpresa, Mourinho lo lascia in panchina dopo che ha saltato la sfida con il Betis per squalifica. Lui scalpita e poi al 68’ entra bene in partita, però fallisce due occasioni importanti, anche per un pizzico di egoismo. In entrambi i casi c’era anche Belotti in buona posizione. Si prende un giallo in pieno recupero. Anche a lui manca tanto il gol. Segna al 94′ ma è in fuorigioco.

Abraham ancora a digiuno: manca il gol
Versione assistman. Suo il cross che porta al rigore trasformato da Pellegrini al 9’. Poi si fa vedere per un altro assist per la testa del capitano e uno per Belotti nella ripresa. Dentro l’area però non si vede mai, non tira mai in porta. Si intestardisce e si innervosisce. Il gol gli manca, sta diventando un problema serio.  Al 68’ lascia il posto a Zaniolo.

Belotti lotta e corre tanto, ma non canta: appuntamento rinviato
Mou lo lancia titolare in coppia con Abraham dal 1’. Ci vuole un po’ per trovare l’intesa. Non si vede fino al 54’, quando calcia addosso ad Audero, lanciato in porta dall’attaccante inglese. Si fa trovare per due volte davanti alla porta quando il suo compagno d’attacco diventa Zaniolo, che però non lo serve e fa da solo. Corre spesso a vuoto, ma la grinta non gli manca mai.

El Shaarawy attacca bene, difende male: alti e bassi
Titolare al posto di Spinazzola, ha altre caratteristiche e si vede. Prova a creare qualche pericolo in fase offensiva ma quando c’è da difendere va in affanno. Nella ripresa un tocco di braccio fuori area non viene visto da Di Bello. Rischia tanto.

L’allenatore: cambi da Champions

Mourinho terza vittoria e zona Champions
Lancia Camara, El Shaarawy e Belotti dal 1′, e lascia in panchina Zaniolo. Vince la sfida con il suo allievo Stankovic, su un campo difficile e centra la terza vittoria consecutiva in campionato. Senza Dybala, riesce ad aggiustare la squadra e prendersi tre punti pesanti.  

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