Özil-Arsenal, dopo le accuse spunta l’offerta del Fenerbahçe

Ha giocato l’ultima partita il 7 marzo, prima che il mondo venisse travolto dalla pandemia: da dieci mesi Mesut Özil è un caso nell’Arsenal. Qualche fastidio alla schiena, all’inizio, poi due panchine alla fine di giugno e la verità sullo strappo con il tecnico Mikel Arteta. Mai convocato, sempre lasciato a casa. Era un leader, adesso è diventato solo un peso per i conti del club londinese, che senza il suo numero dieci ha conquistato una Coppa d’Inghilterra e il Community Shield. Nella scorsa estate, il trequartista tedesco ha rifiutato ogni possibilità che nasceva sul mercato. Una lite quasi da tribunale, tra veleni e accuse di mobbing. Özil, ogni volta, è rimasto fuori dalla lista dei convocati. E non ha voluto trattare, a differenza dei suoi compagni, la riduzione dell’ingaggio. Niente tagli, ha imposto all’Arsenal il rispetto del contratto da 18,2 milioni di sterline a stagione (in scadenza a giugno), continuando ad allenarsi da separato in casa e con la massima professionalità: mai un ritardo, mai un’assenza.

E’ fermo dal 7 marzo, dalla partita in Premier con il West Ham, vinta 1-0 e decisa proprio da un suo assist per Lacazette. Negli ultimi giorni, però, Özil si sta convincendo a chiudere in anticipo l’avventura londinese: era un intoccabile con Wenger ed Emery, poi la situazione è cambiata dopo l’arrivo in panchina dello spagnolo Arteta, che non lo considera adatto ai suoi schemi. Ora il tedesco sta valutando la proposta del Fenerbahçe, pronto a garantirgli un accordo di tre anni e mezzo, fino al 2024. 

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