Ounahi, snobbato dalla Serie A in estate, adesso vale 45 milioni

“Chi è quel numero 8?” Le parole di Luis Enrique, ormai ex commissario tecnico della Spagna dopo la sconfitta contro il Marocco hanno fatto il giro del mondo e rappresentano il pensiero di molti operatori di mercato che, all’improvviso, si sono accorti di Azzedine Ounahi. Il suo è stato un Mondiale da top player, da giocatore di una grande squadra, nella quale è destinato a trasferirsi, a gennaio o al massimo a giugno. A questo punto una domanda sorge spontanea, come ha fatto a finire un giocatore così talentuoso all’Angers, club che lotta per restare in Ligue 1?

FATTORE CRESCITA – Per avere una risposta bisogna comprendere la persona, prima del calciatore. Ounahi è un ragazzo con la testa sulle spalle, ben educato, che non hai mai lasciato nulla al caso. Che da sempre gioca a calcio prima di tutto per il piacere di farlo, come quando era bambino, in strada con gli amici. Il suo percorso di crescita è stato graduale, da una piccola squadra di Casablanca, al grande Raja, fino allo Strasburgo, passando per la prestigiosa e formativa Academié Mohammed VI, nella quale è entrato solo a 15 anni, tre anni dopo i primi contatti, perché il papà non era d’accordo a mandarlo così piccolo lontano da casa.

MERCATO DROGATO – In Alsazia le cose non hanno funzionato, da lì la scelta di accettare l’offerta dell’US Avranches, in National, la terza serie francese, dalla quale ha fatto il salto in Ligue 1, nel 2021. Il 2022 è stato il suo anno: portato da Halilodzic alla Coppa d’Africa, dove si fa notare nonostante l’eliminazione del Marocco ai quarti contro l’Egitto, al Mondiale in Qatar, esplode. In estate ha pensato a lui la Salernitana, che alla fine ha scelto di non approfondire, di non prendersi rischi. Ora lo vuole il Leicester, secondo L’Equipe pronto a mettere sul tavolo 45 milioni di euro per il suo cartellino. Una cifra folle, un investimento importante che solo i club inglesi possono permettersi. Drogando, di fatto, il mercato.
 

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