Osimhen e Lozano: l'oro di Napoli per Spalletti

Non è ancora ben chiaro se i gol si contino oppure se si pesino: e in questo dubbio, mentre l’estate va assorbendo anche il malumore di una domenica un po’ pazza e un po’ folle, sistemare uno a fianco all’altro Osimhen e Lozano può aiutare ad uscire dagli equivoci. Ci sono (circa) centoventi milioni di buoni motivi per lasciar guardare il Napoli al futuro con ottimismo e pure voltandosi per un attimo, e perdendosi tra le nebbie di una stagione che alla fine è diventata fallimentare – almeno economicamente – quell’investimento a medio o lungo termine lascia una speranza, perché in quelle venticinque reti tutto compreso, ci sono anche statistiche che inducono a sospettare ad una evoluzione per niente pallida. 

Osimhen: il Napoli non ha mai speso così tanto 

Victor Osimhen è il calciatore più costoso della storia del Napoli, al di là delle varie magìe economico-finanziarie: i settanta milioni di valutazione sono diventati cinquanta con le cessioni al Lille di Karnezis e di tre giovanotti poi ritrovatisi in Serie C, però questa è tutta un’altra storia. Osimhen ha giocato (appena) 1866 minuti, spalmati in trenta presenze, ha dovuto saltare tra Covid, incidenti e squalifi che 22 partite, altre le ha vissute ai margini di una condizione da ritrovare: gli sono serviti sei mesi per calarsi nel Napoli e nel calcio italiano e quando ha cominciato ad assorbirlo, da marzo in poi, ha segnato otto gol in quattordici sfi de. E’ diventato centrale, per il gioco, con il tempo, e comunque ha provveduto a riscrivere immediatamente le gerarchie, lasciando che Mertens, il cannoniere del Napoli di tutti i tempi, fi nisse per accomodarsi in panchina, dunque alle sue spalle.

Tutti gli approfondimenti sull’edizione del Corriere dello Sport – Stadio

Precedente Roma, Vergine in pole per il ruolo di responsabile del settore giovanile Successivo Roma, le mosse per l'attacco: c'è Daka oltre a Belotti

Lascia un commento