Oscura Kane e incanta Wembley: Gilmour, il gioiellino scozzese

Una nazione intera – sintetizzata solamente in parte dalla platea ridotta di Wembley – non aveva occhi che per lui, dopo un esordio tutt’altro che convincente. Ma la seconda recita di Harry Kane ad Euro 2020 è stata, se possibile, anche peggiore della prima. Nemmeno un tiro in porta, appena 19 palloni toccati fino al momento della sostituzione con Rashford e una sensazione di inadeguatezza dal punto di vista fisico molto preoccupante. Doveva essere la sua notte e quella dell’Inghilterra, è stata invece quella dell’orgoglio scozzese e di un ragazzo di appena 20 anni, capace di prendersi la scena sotto gli occhi di una leggenda del suo Paese come sir Alex Ferguson.

MATURITA’ – Il suo nome è Billy Gilmour, la scelta a sorpresa del ct scozzese Steven Clarke per la partita più sentita da sempre da quelle parti e che mancava dall’Europeo del 1996: titolare per la prima volta dall’inizio, il talento classe 2001 del Chelsea ha tirato fuori una prestazione tutta sostanza e maturità, che gli è valsa il premio di man of the match e i complimenti di mezza Europa. Ne ha fatta di strada il giovane Billy dagli inizi nelle giovanili dai Glasgow Rangers, ma sempre con idee molto chiare, da veterano: “Ai Rangers volevo essere il migliore nella mia squadra e nel club, al Chelsea sei in un ambiente nel quale devi invece cercare di essere il migliore al mondo”. Quantità abbinata alla qualità perché, come ricorda uno dei suoi primi allenatori, James Grady, “Billy ha capito già in tenera età che è più importante essere bravi che belli”.

Concetti mandati a memoria ed espressi in campo ieri sera a Wembley, dove ha stabilito il record di calciatore più giovane titolare di sempre ad indossare la maglia della Scozia in una grande manifestazione internazionale, riscuotendo i complimenti pure di un altro famoso connazionale e celebrità nel mondo dello sport come il tennista Andy Murray (“Billy Gilmour is my idol”, ha scritto in un tweet). Una giornata da ricordare per tutta la vita e di cui non poteva non essere testimone la sua famiglia, mamma, papà e il fratello Harvey, figure ovviamente fondamentali nel suo percorso di crescita. Il giorno della sua partenza per l’Inghilterra per aggregarsi al Chelsea, gli avevano donato un cuscino speciale, con la scritta “Attraverso 433 miglia da Ardrossan a Cobham, mamma, papà e Harvey ti amano”, ieri invece erano tutti quanti in tribuna – rigorosamente con la sua maglia – a fare il tifo per lui. Billy Gilmour, l’uomo che non ti aspetti, capace di oscurare anche la versione dimessa di Kane.

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