Ormai è di troppo: Neymar-Parigi, storia di un amore che fu. E nel futuro c’è Manchester

Una stagione difficile per la stella brasiliana che secondo l’Equipe ora rischia di essere lasciato definitivamente a piedi dal club qatariota

Dopo sei anni tra qualche picco e tanti bassi, sembra giunto il tempo dell’addio per Neymar. Almeno ne è convinto il quotidiano l’Equipe che evoca contatti con il Manchester United, o magari con il Chelsea. L’idea del Psg è di scaricare quanto prima il 31enne brasiliano, così fragile e troppo costoso, con un ingaggio da 30 milioni di euro che potrebbe frenare acquirenti potenziali. A meno che, il club dell’emiro del Qatar non se ne faccia carico in parte, agevolando la transazione con un prestito ponte. Tutte ipotesi che comunque sottolineano come il giocatore più caro della storia del calcio non sia più a casa sua a Parigi.

Un’annata difficile

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Gliel’hanno urlato persino sotto le finestre della sua villa in periferia della capitale, gli ultrà del Psg che da tempo lo considerano come uno dei simboli del presunto fallimento dell’era Qatar. E poco importa che con un Neymar in grande spolvero il Psg sia arrivato a giocare la prima finale Champions League della sua storia nel 2020. Un’annata particolare quella, non tanto per il Covid che trasformò la fase conclusiva della competizione europea in un inedito Final 8, ma soprattutto perché Neymar la visse già allora da divorziato in casa. Nell’estate precedente infatti, il brasiliano aveva tentato di tornarsene al Barcellona, deluso da un primo biennio al di sotto delle attese, che non gli aveva permesso di brillare e posizionarsi per la corsa al Pallone d’oro. Ma a pesare sulla manovra anche la frustrazione degli infortuni che già ne avevano condizionato le prestazioni in campo. Insomma, Neymar si era già pentito di aver detto addio al club catalano, ma l’emiro fu irremovibile e da Doha arrivò il veto, benché il Barcellona comunque non sembrasse disporre dei mezzi finanziari sufficienti per permettersi il giocatore più caro della storia del calcio, costato 222 milioni di euro nel 2017.

Compromesso

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Per il resto della stagione quindi, Neymar giocò “sempre fuori casa”, come spiegò dopo i primi fischi, ma si tramutò in leader tecnico di un Psg che con Tuchel in panchina si fermò solo davanti al Bayern Monaco, punito con il gol dell’ex Coman, in finale di Champions. Allora, il rapporto con i tifosi sembrò ricucito. In realtà era solo un compromesso molto precario. Quando il Psg è tornato a balbettare in Europa, Neymar è finito subito nel mirino. E quando è arrivata un’altra eliminazione agli ottavi, lo scorso anno, il brasiliano è stato preso di nuovo insultato e fischiato dagli ultrà. Gli stessi che quest’anno si sono sfogati su Messi, solo perché Neymar era assente per infortunio. Di nuovo per un problema alla caviglia destra, operata per decisione del club e garantire una guarigione definitiva. Non però per continuare insieme. L’impressione è che il Psg voglia dare certezze a eventuali acquirenti.

Le tensioni con Mbappé

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Già la scorsa estate, il d.s. Campos l’aveva messo sul mercato e Neymar si è convinto che a volerlo far fuori fosse Mbappé, che con Campos coltiva un rapporto diretto fin dai tempi del Monaco. Tra i due fuoriclasse quindi ci sono state tensioni e scintille, in campo e sui social, che hanno spinto i tifosi a schierarsi con il bomber nazionale. E a marginalizzare sempre più il brasiliano che secondo l’Equipe potrebbe approdare al Manchester United. Ci sono contatti tra il Psg dell’emiro di Doha e il club inglese, nel mirino tra l’altro del Qatar che ha offerto 5 miliardi di euro per prenderne il controllo. Nel frattempo, si tratta su Neymar che secondo il quotidiano sportivo non sarebbe più contrario a un trasferimento. E avrebbe parlato anche con il connazionale Casemiro per saperne di più sulla vita sportiva e non a Manchester.

Il nodo ingaggio

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Resta l’ostacolo del contratto. Neymar è legato al Psg fino al 2027 con un ingaggio da 30 milioni netti. Tanti anche per un club di Premier League. Per questo a Parigi si evoca l’idea di un prestito che potrebbe forse interessare anche il Chelsea, penalizzato però dalla mancata qualificazione in Champions. Sullo sfondo c’è pure il Newcastle di proprietà saudita. E l’avvicinamento recente tra Riad e Doha potrebbe facilitare il dialogo. Comunque vada, sarà un’estate con le valigie pronte per un giocatore considerato ormai di troppo.

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