Oriali, addio all’Inter: sarà team manager solo in Nazionale

La leggenda narazzurra ha ormai esaurito il ruolo di “first technical manager” dei campioni di Italia, come era già chiaro dai tanti indizi seminati negli ultimi mesi

L’Inter non si scucirà certo dalla pelle di Lele Oriali, qualunque cosa accada attorno, dovunque lo porti la carriera. La leggenda nerazzurra ha ormai esaurito il ruolo di “first technical manager” dei campioni di Italia, come era già chiaro dai tanti indizi seminati negli ultimi mesi. La sua ultima immagine interista resterà l’abbraccio emozionato ad Antonio Conte, quasi un sollievo, nel giorno della festa scudetto. Era il 23 maggio: due mesi fa, ma sembra un’altra era geologica. L’ex tecnico dell’Inter aveva costruito già dai tempi della Nazionale un rapporto simbiotico con Oriali, amico e sostegno dentro allo spogliatoio. L’addio tempestoso di Conte aveva poi reso manifesta anche la frattura con il campione ‘82. Del resto, lo stesso Oriali era stato subito criptico sul futuro: “Dobbiamo prima capire i piani del club…”, aveva detto in un’intervista sulla Gazzetta senza mordersi la lingua. L’Europeo successivo gli ha regalato la seconda gioia azzurra della vita, ma ha pure dilatato i tempi di una separazione inevitabile.

L’identità

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Nelle settimane scorse non c’era ancora l’urgenza di un faccia a faccia con la società: gli impegni si sarebbero sovrapposti, Mancini reclamava la massima dedizione. Adesso, però, si è arrivati al dunque e a breve l’addio sarà ufficiale. In fondo, il modello gestionale del club è cambiato e non solo per l’avvento di Simone Inzaghi. Più nel dettaglio, ci sarà un approccio diverso al lavoro del campo: se Conte aveva voluto una gestione monocratica del centro sportivo, controllando ogni spillo dentro Appiano, adesso l’aria sembra diversa. A far da cuscino alla squadra ci penseranno direttamente i dirigenti, il d.s. Piero Ausilio e l’a.d. Beppe Marotta: saranno ancor più presenti nel centro sportivo rispetto al passato, il modo migliore per voltare pagina e accompagnare Inzaghi dentro al nuovo mondo. Così, almeno per il momento, non arriverà un nuovo team manager: era circolato il nome di Riccardo Ferri, altra gloria nerazzurra vicina alla società, ma non è stato compiuto l’ultimo passo. L’Inter rimane così in questa epoca cangiante, mentre Oriali potrà concentrare il proficuo lavoro con Mancini, senza smarrire la sua identità: quella sarà sempre metà nera e metà azzurra.

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