Oliveira alla conquista di Roma: “Qui perché mi piacciono le sfide, voglio restare a lungo”

L’ex centrocampista del Porto: “Dimostrerò il mio valore, punto a tornare in nazionale. E con l’Italia…”

La personalità non gli manca, l’umiltà neppure. Non a caso quando a Sergio Oliveira viene chiesto come mai sia esploso così tardi, andando spesso in prestito, l’ormai ex centrocampista del Porto risponde: “Non tutti siamo Mbappè, campioni del mondo a 20 anni. Sono state difficoltà naturali, ma non cambierei nulla del mio percorso di crescita”. Crescita che oggi lo porta a Roma, in prestito con diritto di riscatto, voluto da Mourinho per dare qualità e quantità al centrocampo: “Dopo l’amichevole estiva ho continuato a seguire la Roma per lui, per Pinto e ho stretto rapporto con Pellegrini. Penso che possiamo raggiungere i nostri obiettivi, senza subire le pressioni esterne e andando avanti per la nostra strada, dobbiamo assumerci la responsabilità”. A proposito di questo, Oliveira praticamente non risponde alla domanda se ci sia la possibilità o meno che diventi rigorista e se la cava con il classico “deciderà l’allenatore. Ma – chiarisce – io sono qui per aiutare, nella Roma ci sono giocatori bravi e di personalità come Veretout e Pellegrini. Io sono pronto a dare il mio contributo. Qui c’è qualità, si lavora molto bene e sono sicuro che con il passare del tempo mi sentirò sempre più a mio agio”.

Tra Roma e Portogallo

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Tempo che per ora è a scadenza (fino a giugno) ma il diritto di riscatto voluto da lui e dai club (a 13 milioni) fa pensare che se le cose andranno bene la permanenza a Trigoria sarà lunga: “Sono uno a cui piacciono le sfide. Sono grato al Porto per averi fatto crescere molto. Venivamo da un periodo di cinque anni insieme, la scorsa stagione è stata la migliore per me. Ma ora sono qui per dimostrare il mio valore sia in allenamento che in partita. Voglio dimostrarlo per rimanere a lungo”. Impossibile non parlare di Nazionale: Oliveira vuole tornarci e, chissà, magari affrontare anche l’Italia in un’eventuale finale agli spareggi per il Qatar: “Il mio obiettivo è tornare in nazionale e il ct lo sa. Il Portogallo deve vincere la prima partita e poi potrebbe affrontare l’Italia, ma in ogni caso ha tutte le carte in regola per andare al Mondiale”.

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