Okaka is back! Primi gol con la maglia del Watford

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Okaka is back! Primi gol con la maglia del Watford
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Spettacolare colpo di tacco e torsione di testa, Stefano decisivo nella vittoria contro l’Everton. Mazzarri lo ha rilanciato e ora se lo coccola. L’infortunio, il ritorno, il fratello. E quell’offerta dalla Cina…

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Spettacolare colpo di tacco e torsione di testa, Stefano decisivo nella vittoria contro l’Everton. Mazzarri lo ha rilanciato e ora se lo coccola. L’infortunio, il ritorno, il fratello. E quell’offerta dalla Cina…

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ROMA – “Ne avevo già fatti due o tre di gol simili a questo”: Quale? Tacco in giravolta. Non male. (http://www.corrieredellosport.it/foto/calcio/calcio-estero/premier-league/2016/12/10-18539930/gol_di_tacco_al_volo_la_sequanza_della_magia_di_okaka/). Prima rete per Stefano Okaka con la maglia del Watford. Ordinaria amministrazione, dice lui: “Io ho fatto solo il mio dovere, l’importante era la vittoria”. Arrivata anche grazie al suo secondo gol: cross sul primo palo (di Holebas, altro ex Roma), torsione di testa e palla in rete. Doppietta. Esulta Stefano, che torna a segnare in Premier dopo sei anni. Profumo d’Europa per il Watford, Mazzarri fa festa. 3-2 sull’Everton: apre e chiude Okaka, nel mezzo il gol di Prodl.

LA RINASCITA – Un infortunio che l’ha tenuto fuori quasi due mesi. La sofferenza, i sacrifici, la fretta di tornare. Lavorare, lavorare, lavorare. Sempre, a testa bassa. Qualche minuto qua e là contro Leicester e Stoke per riprendere confidenza con il campo. I novanta minuti contro il West Bromwich la settimana scorsa e ieri i primi gol. Riflettori accesi su Okaka, che ha convinto Mazzarri a dargli ancora una volta la maglia da titolare mettendo in panchina Ighalo. E i problemi muscolari? Solo brutti ricordi, sempre più lontani.

IL WATFORD VINCE CON OKAKA

IL PRECEDENTE CON LA ROMA – Deja-vu per i tifosi romanisti. La mente corre veloce al 31 gennaio 2010, Roma-Siena, minuto 88: cross di Pit, tacco di Okaka e gol. Da recitare quasi come una poesia. 2-1 finale e via a festeggiare sotto la curva. Il miglior modo per salutarsi, perché il giorno dopo Stefano sarebbe andato al Fulham (con quella maglia i primi gol in Premier). Poi Bari, Parma, Spezia, Sampdoria e Anderlecht. Tra alti e bassi, il picco in blucerchiato con Mihajlovic. Se ne accorge anche il ct Conte che nel novembre 2014 lo fa debuttare in Nazionale contro l’Albania in amichevole, lui ringrazia segnando il gol partita (1-0).

IL FRATELLO AGENTE – Come un angelo custode. Il fratello Carlo è sempre lì, vicino a Stefano. C’è sempre, nei momenti facili e in quelli più duri. Procuratore ma non solo. Se la prende quando nessuno si ricorda i 17 gol di Okaka all’Anderlecht, fu lui a portarcelo dalla Samp per 3,5 milioni. “Eterna promessa” dicevano, poi ha fatto ricredere tutti con la maglia della Samp. In Belgio gol a raffica, finché: “E’ grasso! O dimagrisce o lo mandiamo via”. Rapporto incrinato e valigia già pronta. Bisogna ripartire, da zero. Da dove? Tentazione Cina, lo Jiangsu Suning l’avrebbe coperto d’oro. I soldi però non sono tutto per Stefano, che non è convintissimo dell’offerta. Telefono che squilla ancora. Dall’Inghiterra, è il Watford. Impossibile dire no stavolta. Trattativa aperta e chiusa in dieci giorni, ieri i primi gol in maglia giallonera. Di tacco e di testa. Mano sull’orecchio per sentire l’esultanza dei tifosi. Quel boato che gli è mancato per troppo tempo. Okaka è tornato, ora può ricominciare a sorridere.

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