Obiettivo Champions: il Milan traccia la rotta, ma sarà bagarre fino alla fine

Cinque squadre racchiuse in 6 punti per tre posti. Solo la Roma avrà impegni europei, Juve e Napoli devono recuperare una partita. E l’ultima giornata proporrà rossoneri contro l’Atalanta

Ci sono foto che raccontano tutto. In questa, per esempio, Stefano Pioli indica la via corretta alla sua squadra, e lo fa con l’espressione di chi teme qualche sgambetto del destino capace di lasciare il suo Milan bello ma incompiuto. Sgradevole sensazione che serpeggia anche sui social, dopo l’eliminazione dall’Europa League, ovvero con il solo campionato rimasto a disposizione per raggiungere la Champions. Sì, la strada per il Milan è quella indicata ma anche già abbondantemente tracciata da Pioli. Il Diavolo l’ha imboccata all’andata a Manchester e per buona parte del secondo round e questo significa che – al di là della classifica – le possibilità di piazzarsi fra le prime quattro a fine maggio sono assolutamente intatte. Ibra magari si è lanciato in un eccesso di ottimismo parlando di scudetto, ma il resto è alla portata. A patto ovviamente di essere il Milan di Old Trafford e non quello del Picco. L’ecatombe italiana in Europa comunque produrrà effetti anche nella volata Champions, perché adesso sono rimaste tutte con il solo campionato a cui pensare tranne la Roma (più Juve e Atalanta in finale di Coppa Italia il 19 maggio). Uno scenario che cambia drasticamente il lavoro lungo le settimane e, per esempio nel caso dell’acciaccato Milan, permette di non sovraccaricare ancora i muscoli. Vediamo allora ciò che attende le squadre che in questo momento si stanno giocando secondo, terzo e quarto posto. Tenendo a mente che ora come ora ci sono cinque club racchiusi in soli sei punti.

Milan (56 punti)

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Benedetta la sosta che sta per arrivare (anche se, come sempre, le nazionali preleveranno da Milanello mezza squadra). Ma comunque anche il calendario, dopo un febbraio e un marzo decisamente tosti, offre un po’ di respiro. Almeno, sulla carta. Perché lo Spezia insegna parecchio in termini di approccio alle partite contro avversarie meno nobili. Ad ogni modo le prossime cinque uscite dei rossoneri saranno contro Fiorentina, Samp, Parma, Genoa e Sassuolo. In poche parole: con il giusto atteggiamento e un bottino di punti adeguato, il Milan potrebbe trovare un filotto che gli permetterebbe di blindare pesantemente la zona Champions. Da qui a fine stagione gli scontri diretti saranno tre, tutti lungo lo sprint finale: Lazio alla 33^, Juve alla 35^ e Atalanta in chiusura alla 38^. Ma occorre invertire una tendenza che nel 2021 ha visto i rossoneri sconfitti cinque volte su sei contro le big.

Juventus (55, una gara in meno)

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Pareva lontana dalla cima, a un certo punto anche molto lontana, e invece Madama è ancora lì, pronta ad approfittare dei passi falsi altrui e a far valere la decennale esperienza d’alta classifica. Che bisogna saper gestire. La novità dell’ultimo periodo è che i bianconeri hanno messo a portata di sparo il Milan, ora distante un solo punto. E in più c’è ancora il bonus del recupero con il Napoli. Il calendario delle prossime cinque porta in dote due big (Napoli e Atalanta) più Benevento, Torino e Genoa. Non molto agevole la chiusura di stagione, con Milan alla quart’ultima e Inter alla penultima. Oltre alla finale di Coppa Italia con l’Atalanta del 19 maggio.

Atalanta (52)

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Dà sempre la sensazione di essere la favorita a prescindere perché è fra quelle che gioca meglio, che corre di più, che ha i meccanismi più oliati. Il problema è che non riesce a farlo sempre. La Dea è quella squadra capace di cancellare dal campo il Milan a San Siro e racimolare un punto fra Lazio e Torino nelle due uscite successive. Perché se i nerazzurri fossero sempre quelli visti contro il Diavolo, ora sarebbero a quota 81 punti. Ovvero a punteggio pieno. Calendario? Tre big: Juve, Roma e Milan, incastrate però in un modo particolare. Le prime due una dopo l’altra (31^ e 32^ giornata), Milan all’ultima con tutti i punti di domanda che ne conseguono: potrebbe essere già tutto chiaro oppure tutto da giocare. In più, nella settimana che concluderà il torneo, ci sarà la finale di Coppa Italia con la Juve.

Napoli (50, una gara in meno)

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I ragazzi di Gattuso hanno vissuto parecchio ai margini della zona Champions, dove navigano tutt’ora, ma sono assolutamente agganciati al treno europeo più importante. Soprattutto grazie alla fondamentale vittoria di San Siro sul Milan, che ha ridisegnato i rapporti di forza in termini di distacco in classifica fra coloro che ambiscono almeno alla quarta piazza. Gli azzurri sono chiamati al momento più complesso in tempi stretti: domenica la Roma, poi il Crotone e il 7 aprile il recupero con la Juve. Vale ovviamente lo stesso discorso fatto per i bianconeri: è un jolly ghiotto per fare punti quando le altre sono ferme. Dopo di che, Inter e Lazio fra il 18 e il 21 aprile, poi le big sono terminate. Uscendo bene dal prossimo mese, in teoria il finale sarebbe in discesa.

Roma (50)

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Potersi mettere al petto la medaglia di portabandiera italiana in Europa dà prestigio e nobilita l’animo. Ma ovviamente c’è il rovescio della medaglia portato dal calendario. Che dopo la sosta sarà di nuovo infernale, con i quarti di Europa League in programma l’8 e il 15 aprile (e le eventuali semifinali il 29 aprile e 6 maggio). Intanto il campionato propone subito la sfida diretta con il Napoli. Il 21 aprile arriverà l’Atalanta e il finale di stagione sarà ad alto coefficiente di difficoltà: Inter alla 36^ e derby alla 37^.

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