Nuovo stadio della Roma: dopo 10 anni di attesa, ci riprovano i Friedkin

La prossima settimana l’incontro col sindaco Gualtieri per capire se ci sono possibilità: naufragata la zona di Tor di Valle, ora si punta sull’Ostiense

Una settimana, anzi sei giorni, e ci sarà il primo incontro ufficiale tra i Friedkin e il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. I proprietari del club giallorosso giovedì prossimo vedranno il neo prima cittadino per una visita non di cortesia, o almeno non solo, ma per parlare del nuovo stadio. Il progetto nel dettaglio ancora non esiste, la voglia di fare un nuovo impianto invece sì ed è tangibile.

I Friedkin, come loro abitudine, stanno lavorando sottotraccia e non lasciano trapelare praticamente nulla (compresa la possibilità, non confermata, che arrivi un nuovo dirigente made in Usa per occuparsi di tutto), ma l’idea è quella di un impianto ovviamente super moderno ma anche fruibile per i tifosi ed ecosostenibile, che coinvolga più soggetti nella progettazione, università comprese.

L’area

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Niente voglia, e necessità, di costruire intorno all’impianto (che non dovrebbe superare i 60mila posti) business park o uffici, semplice esigenza di avere uno stadio che sia ben collegato e vivibile dai tifosi con normalità. Il primo nodo da sciogliere, naufragato Tor di Valle, è quello dell’area: i Friedkin vorrebbero la zona di Ostiense – Mercati generali, centrale e ben servita dalle infrastrutture, ma sono aperti a qualunque altra soluzione che preveda la concessione dei permessi in tempi rapidi. Adesso che il sindaco si è insediato, la priorità dei Friedkin è non far passare troppo tempo prima dell’inizio del nuovo iter.

Dieci anni fa

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Anche perché sono passati dieci anni da quando la Roma dell’allora presidente Di Benedetto presentò per la prima volta il suo progetto (poi cambiato più volte): era marzo del 2012 quando il club pubblicò un comunicato in cui faceva sapere “di aver conferito a Cushman & Wakefield, società di consulenza immobiliare globale, il mandato di advisor esclusivo per l’individuazione di un’area, sul territorio comunale di Roma, dove insediare il nuovo stadio”. In dieci anni, non solo per colpa della società, non si è concluso nulla. I Friedkin una certezza sembrano averla: non faranno passare così tanto tempo.

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