Nostalgia canaglia. Dzeko, Salah e Alisson se la ridono. E i tifosi attaccano Pallotta (che risponde)

La foto su Twitter dei tre insieme ieri a San Siro diventa virale. E scatena un acceso botta e risposta con l’ex presidente

La sintesi l’ha fatta Valerio Mastandrea, su Twitter: “Loro passano, noi no”. Sotto le sue parole, la foto che da ieri sera è diventata virale nel mondo romanista: Dzeko, Salah e Alisson che chiacchierano e ridono insieme. Sabatini li ha portati a Trigoria per meno di cinquanta milioni complessivi e sono stati rivenduti a più del doppio, nel totale. Giocano nell’Inter e nel Liverpool, in giallorosso non hanno vinto niente, altrove sì. E per questo si è scatenata la nostalgia dei romanisti, tra social e radio. Nostalgia che ha chiamato in causa anche il presidente Pallotta.

Pallotta e il fairplay

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Un tifoso scrive: “Cosa saremmo potuti essere se solo non ci fosse stato Pallotta”. Immediata la replica dell’ex presidente che, per inciso, non era neppure menzionato, quindi è proprio andato a cercare il tweet con il suo nome: “ Fair play finanziario. Lo capisci questo?”, la risposta di Pallotta, che poi ha aggiunto: “Hanno lasciato scappare le grandi squadre. Noi invece siamo stati multati”. Al netto della verità dell’ex proprietario del club, e al netto pure di una tifoseria che nonostante il settimo posto in classifica riempie l’Olimpico e i settori ospiti in ogni partita, è innegabile che vedere la foto di Dzeko, Salah e Alisson abbia risvegliato un bel po’di malinconia.

Malinconia

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“Se non avessimo smantellato la squadra almeno una coppa Italia l’avremmo portata a casa” oppure: “Come disse Nanni Moretti: continuiamo a farci del male”. C’è chi cita Monchi: “Non dovevamo essere un supermercato, siamo diventati un discount grazie a lui” e chi, invece, analizza con lucidità: “Nonostante questi tre fenomeni e tanti altri campioni, non abbiamo fatto neppure una finale negli ultimi 9 anni. Campioni sì, ma neppure loro sono riusciti a cambiare la storia”. Anche perché, e qui si torna a Pallotta, “lui non ha fatto niente per non impoverire la squadra. La scusa del FairPlay è vecchia”. L’ex presidente non gode di tanta popolarità – per usare un eufemismo – e gli si rimprovera di “parlare più adesso che quando doveva farsi sentire”. Ecco perché, dice qualcuno “le sue parole lasciano il tempo che trovano”. La sintesi è, di nuovo, per i tifosi, quella di Valerio Mastandrea: tutto passa, la Roma no.

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