Nonato, la carta a sorpresa del Fluminense

Si è iscritto all’università, ha scelto la facoltà di Economia, porta in ritiro i libri di gestione finanziaria. Ha cominciato a giocare a futsal, su un campo di cemento, dove il pallone rimbalza più veloce e si deve imparare a leggere prima ogni movimento. Nonato è uno dei centrocampisti emergenti in Sudamerica. Mediano-regista, tre gol nel campionato Carioca, applausi nel Brasileirão. Si sta affermando nel Fluminense, ma il suo cartellino appartiene all’Internacional di Porto Alegre. Il club di Rio de Janeiro lo ha preso in prestito con diritto di riscatto: l’opzione deve essere esercitata entro il 31 dicembre. 

STILE E SOSTANZA – Nonato ha ventiquattro anni: geometrie, tocco morbido, lancio, qualche inserimento in area. Con Fernando Diniz, allenatore del Fluminense, ha saputo dare sostanza al suo stile di gioco: meno ricami e più polpa. Il futsal ha rappresentato la sua prima scuola, con gli insegnamenti dell’allenatore Márcia Honório, detto Marcinha. Quell’esperienza nel calcio a 5, con la maglia della Juventus di Mooca, a San Paolo, lo ha formato. Ed è stata decisiva per richiamare l’attenzione del São Caetano e più avanti dell’Internacional di Porto Alegre. 

CONTRO IL RIVER PLATE – Play, ma anche mezzala. Sulle spalle porta il numero 8. E’ nato a San Paolo il 3 marzo del 1998. E’ alto un metro e 75. Ha origini italiane, ha richiesto e ottenuto il doppio passaporto. Con i Colorados, come sono chiamati i giocatori dell’Internacional, si era imposto in tre momenti chiave: una prova di spessore contro il River Plate al Monumental di Nuñez, il primo gol della sua carriera al Cruzeiro e un’altra rete nella partita con il Centro Sportivo Alagoano. Spigliata la partenza nel Fluminense: tre partite di fila nel Brasileirão gli avevano garantito una media-voto del 7,57. Numeri di qualità: 89% di passaggi riusciti, 310 palloni toccati e 20 recuperati. Ha lo stesso soprannome di Hernanes, ex Lazio, Inter e Juve: per i suoi compagni è il “Profeta”. Lo chiamano così dai tempi dei baby dell’Internacional. “Un grande gruppo di amici. Sono rimasto in contatto con loro, con José Aldo, Heitor, Bruno Fuchs, Bruno José, che ora è al Botafogo”, ha raccontato in passato al sito Globo Esporte.

INIESTA E YOUTUBE – Il suo idolo era Iniesta. Lo studiava in tv e su Youtube. “Un’intelligenza straordinaria. Restavo incantato dalla sua eleganza”. Ha un contratto fino al 31 dicembre 2023. I genitori sono di Guarulhos. “Il calcio? Un divertimento che ho sempre vissuto con una testa da professionista. Mi sono diplomato al liceo, ora studio all’università. Tutto ciò che impari lì, ti sarà utile nella vita, prima o poi”, ha dichiarato a Globo Esporte. E’ un destro naturale, viene seguito dai manager della Elenko Sports Ltda, di cui fa parte anche Gabriel Magalhães, il difensore centrale dell’Arsenal che era stato cercato nelle scorse settimane dalla Juve. Diniz dispone il Fluminense con il 4-2-3-1. Nonato gioca davanti alla difesa, in coppia con André. Lotta e costruisce, coprendo le spalle a Ganso, l’ex gioiello del Santos che sta vivendo una seconda gioventù a Rio. Ha avuto come compagno anche il centravanti Fred, che il 10 luglio ha lasciato il calcio a 38 anni, dopo la vittoria per 2-1 in campionato contro il Ceará.

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