Non solo Pirlo, in crisi anche l’Under 23: 3 sconfitte di fila. Ma resta la stagione migliore

Mai uscita dalla zona playoff, la squadra di Zauli vive il momento più difficile: però finora ha dato venti giocatori alla prima squadra. Dietro Rafia e Da Graca si affacciano ora Felix Correia e Israel, in attesa di Dabo e Aké

Il periodo grigio della Juventus in Serie A si ripercuote in qualche modo anche in seconda squadra, nonostante il percorso e gli obiettivi stagionali siano radicalmente diversi. L’Under 23 di Lamberto Zauli è reduce da tre sconfitte consecutive – con Pergolettese, Pro Patria e Alessandria – e per questo i bianconeri cercheranno riscatto nel recupero infrasettimanale sul campo della Pistoiese. Il progetto stagionale, però, è già in quota record di punti: più quattro sui 42 conquistati nella prima stagione 2018/19, con altre sei partite ancora da giocare. E la squadra non è mai uscita dalla virtuale zona play off, sin dalla prima giornata.

LAVORO TRASVERSALE

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Il dato più interessante di quest’anno riguarda il numero di giocatori che si sono affacciati in prima squadra (anche per via delle tante assenze che ha dovuto colmare in questi mesi Pirlo) e i giovani che sono stati pescati di conseguenza dalla Primavera, in un rapporto diretto tra gli allenatori dei diversi gruppi: un lavoro trasversale che ha portato finora alla convocazione di dieci Primavera in Under 23 e addirittura venti Under 23 in prima squadra. Nelle trentadue gare giocate dalla Seconda Squadra finora, la media d’età si attesta intorno ai vent’anni. Ciò anche perché l’impiego dei quattro fuoriquota in rosa – che più volte Zauli ha indicato come gli uomini giusti sul piano umano per trasmettere valori ed esperienza ai giovani soprattutto durante la settimana – è stata davvero minima. “La nostra realtà è un po’ atipica, non siamo una prima squadra come le avversarie – ha ricordato il tecnico della Juventus U23 dopo l’ultimo match perso contro la corazzata Alessandria -. Abbiamo fatto una buona partita con ragazzi che si affacciano a questa realtà per la prima volta contro giocatori che sono stati protagonisti in Serie B e si vede anche la differenza fisica. Siamo stati in partita sempre. Mancano ancora sei partite, cercheremo di fare i punti per i playoff. Poi lì sarà tutto diverso”.

PROTAGONISTI

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L’Under 23 di quest’anno ha perso sin da subito Portanova (poi trasferitosi al Genoa) e Frabotta (per via del numero massimo di presenze consentito in prima squadra). Da gennaio, anche Fagioli, Dragusin e Di Pardo, ormai in pianta stabile alla Continassa agli ordini di Pirlo. Così le responsabilità sono aumentate in poco tempo per i giovani alla prima stagione nella categoria, italiani e non. Riflettori puntati su Ranocchia, che dei quarantuno calciatori utilizzati fino a questo momento è quello che ha collezionato il maggior minutaggio (oltre duemila) subito dopo Felix Correia, il quale comanda anche le classifiche marcatori (con sette reti, insieme a Brighenti) e assist (sei, come Rafia). Archiviato l’infortunio (una frattura allo zigomo per il quale si è reso necessario l’intervento chirurgico) anche Israel è pronto a tornare in campo per riprendere il buon rendimento della prima parte di stagione: prima, però, lo ha arruolato Pirlo nel derby per sopperire all’assenza di Buffon. Da monitorare anche gli ultimi arrivati Dabo e Aké, che a gennaio hanno scelto la Juve con la piena volontà di sfruttare la vetrina della seconda squadra per affacciarsi ben presto al calcio europeo che conta. Zauli su di loro chiarisce: “Sono ragazzi del 2001, due stranieri, si stanno adattando bene, non è semplice per loro ma siamo contenti del loro apporto. Nonostante tutte le difficoltà”.

PROSPETTIVA

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Il nuovo che avanza, già in orbita prima squadra, è Rafia, che ha regalato a Pirlo l’accesso ai quarti di finale di Coppa Italia con una rete ai tempi supplementari contro il Genoa. Alla seconda stagione in bianconero, il trequartista classe 2001 (nato in Tunisia ma cresciuto in Francia) ha trovato in Zauli (che da calciatore faceva lo stesso ruolo) l’interlocutore ideale per esprimersi al meglio. Un po’ come il giovanissimo Da Graca, aggregato spesso dalla Primavera, che il tecnico aveva accompagnato nel suo percorso di crescita già la scorsa stagione in Under 19: e così l’attaccante lo ha ricambiato andando a segno e regalandogli i tre punti contro il Grosseto. Il classe 2001, tra l’altro, è l’unico che in questa stagione ha vestito la maglia bianconera in tre categorie: Primavera, Under 23 e prima squadra, sfiorando pure la rete all’esordio. Insomma, la prospettiva non manca.

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