Non solo il Real: c’è anche il Milan su Isaak Touré, gigante del Le Havre

Un inizio da attaccante, il bollino di garanzia di uno dei migliori settori giovanili francesi e di tutta Europa (dove sono cresciuto, tra gli altri, calciatori del calibro di Pogba e Payet), un futuro da difensore di grande prospettiva che ha già solleticato l’interesse di realtà importanti della Ligue 1 come Lione e Marsiglia, ma anche di club di respiro internazionale come il Real Madrid e il Milan. Il suo nome è Souleymane Isaak Touré, centrale classe 2003 di proprietà del Le Havre protagonista di una lampante evoluzione che lo ha portato dalla formazione Under 19 alla prima squadra allenata da Paul Le Guen, con cui ha collezionato già 14 presenze in seconda divisione.

SPIRITO DA ATTACCANTE – Origini ivoriane, una passione per Didier Drogba che nei primi passi della sua carriera lo ha ispirato: all’età di 11 anni, gli osservatori del Le Havre lo individuano e i suoi primi allenatori nelle giovanili decidono di sfruttare ed assecondare questa sua vocazione offensiva schierandolo da prima punta, attaccante esterno e pure centrocampista più avanzato, prima che la sua evoluzione lo conducesse diversi metri più indietro. In questa prima annata coi più grandi e anche tra le fila della Francia Under 19 – con cui è protagonista in questi giorni della fase decisiva di qualificazione all’Europeo di categoria – ha impressionato per la sua prepotenza atletica abbinata ad una capacità di impostazione degna di nota. Un gigante di oltre 2 metri, per 100 kg di muscoli, che riesce a risultare rapido e coordinato nei suoi interventi, pur dovendo ancora migliorare in qualche lettura sia in marcatura che negli uno contro uno.

DIFENSORE PER PIOLI – Difetti assolutalmente limabili e che non cancellano la sensazione di dominio, soprattutto nel gioco aereo ma non soltanto, nei confronti di tanti avversari. Piede mancino e una visione di gioco che lo induce a cercare spesso la giocata per liberare il compagno capace di smarcarsi tra le linee, Touré rappresenta il prototipo del difensore centrale moderno, bravo a staccarsi coi tempi giusti per andare a prendere l’attaccante anche molto lontano dalla propria area di rigore. Un profilo che si addice a quelle squadre che praticano una filosofia di gioco aggressiva e propositiva, come il Milan di Stefano Pioli, che ha sempre un occhio di riguardo per il calcio francese. Il contratto di Touré scade nell’estate 2023 e per questo motivo la sua situazione viene seguita dai rossoneri e dagli altri club interessati con particolare attenzione, anche se il diretto interessato ha chiarito di non aver fretta di partire e di fare così repentinamente il grande salto.

Precedente La più bella parata di Vicario: ospita a casa un bimbo ucraino e sua madre Successivo Venezia, Vacca: "La palla scotta, giochiamo senza paura"