Non solo Ibra: torna pure Romagnoli. E festeggia le 200 presenze in A contro Lukaku

Fermo dal 21 luglio per un problema al polpaccio, il difensore rientra nel derby con una speciale cifra tonda. Ma avrà un compito non facile

Alessio Romagnoli non vede il campo dal 21 luglio scorso, a Reggio Emilia. Era il 32′ quando un problema al polpaccio destro lo costrinse a chiedere il cambio a Stefano Pioli durante Sassuolo-Milan: al suo posto Gabbia, con il difensore della Nazionale costretto a rimanere ai box fino a oggi. Il numero 13 rossonero ha finito la convalescenza lunga nove partite che lo ha relegato ai margini di una squadra sempre vittoriosa in sua assenza, con l’unica eccezione di un pareggio contro l’Atalanta nella terzultima giornata dello scorso campionato. Ora infortuni e virus stanno mettendo k.o. metà della difesa milanista e lui è chiamato a tornare subito in pista in una partita molto delicata. La sua 200esima in Serie A sarà infatti il derby contro l’Inter.

CAMBIAMENTI

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Tra Reggio Emilia e Milano non c’è poi così tanta distanza: qualche ora di autostrada per gli automobilisti, tre mesi di attesa per Romagnoli. Si tratta di nove partite in cui Pioli ha dovuto fare a meno del suo leader difensivo, nei quali però le alternative – Kjaer e Gabbia su tutti – sono riuscite a limitare i rimpianti. In effetti dopo quella vittoria al Mapei Stadium e il pareggio contro la Dea in odore di Final Eight di Champions League, i rossoneri avevano chiuso la stagione con i successi contro Sampdoria e Cagliari, per poi ricominciare dopo la breve pausa con un filotto di 6 trionfi: Bologna, Crotone e Spezia in campionato, Shamrock Rovers, Bodø/Glimt e Rio Ave nelle qualificazioni di Europa League. Ora Romagnoli ritrova una squadra leggermente diversa, integrata da giovani rampanti, ma con la medesima fiducia post-lockdown. Su questi presupposti il difensore dovrà far passare i tre mesi di stop in un fischio d’inizio, perché davanti si troverà un’avversaria che non dà certo il tempo di ambientarsi, con i gol in nazionale di Lukaku ed Eriksen a confermarlo.

A BERSAGLIO

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Se mentalmente il giocatore dovrà mettercela tutta per farsi trovare pronto, è chiaro che fisicamente sarà tutto una scoperta. La tenuta, anche atletica, è ovviamente un’incognita e riprendere con un big match di questo calibro metterà subito alla prova la riabilitazione dopo l’infortunio muscolare al polpaccio destro. A ogni modo Pioli non può che essere entusiasta del ritorno di Romagnoli, vista la continuità con cui gli imprevisti bersagliano il reparto arretrato dei Diavoli. Se Musacchio deve infatti sciropparsi altre due settimane – circa – di convalescenza, il Covid ha fermato anche l’ex subentrante Gabbia, mentre il virus proprio non ne vuole sapere di lasciare in pace Duarte. Con tre difensori centrali ai box, rimane quindi arruolabile solo la coppia Kjaer-Romagnoli per placare la furia di Romelu Lukaku e Lautaro Martinez. Il traguardo delle 200 presenze in Serie A rimarrà comunque un checkpoint importante per il 25enne di Anzio, ma serviranno tutte le forze mentali e fisiche del rientro per non macchiare il giro di boa con le prodezze offensive dei cugini nerazzurri.

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