Non solo galoppo, Allegri raddoppia e compra il trottatore Django As

L’allenatore della Juve ha sempre avuto purosangue . L’amicizia col driver Pietro Gubellini lo ha spinto a darsi anche al trotto

Il “Corto muso” usato da Max Allegri è diventato ormai un must nelle interviste del dopo partita. In molti sanno che il paragone è mutuato dalla passione per i cavalli e le corse dell’attuale tecnico della Juventus titolare di una scuderia al galoppo con la giubba color amaranto, in riferimento alla “sua” Livorno. Fatta salva una breve parentesi agli inizi quando ebbe in società anche un trottatore in allenamento da Enrico Bellei, le imprese ippiche di Allegri riguardano tutte i purosangue. Sin dalla vittoria ottenuta nel 2020 a Longchamp, tempio del galoppo francese, con Light Up My dream, successivamente venduto, e oggi con la proprietà in società di tre cavalli in allenamento da Marco Botti: Super Khali, Lingotto e, appunto, Corto Muso e uno, Momento Giusto, in allenamento da Yann Barberot. Da noi la scuderia AlMa, di cui Allegri è socio, ha in allenamento quattro purosangue da Endo Botti in Toscana, tra cui quell’Estrosa che è giunta seconda domenica scorsa nel Premio Ceprano a Capannelle, trampolino di lancio verso una classica importante come il Premio Regina Elena.

Colpo di fulmine

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Ma a un certo punto succede che chi è appassionato di cavalli e di corse può scegliere di non fossilizzarsi su una sola specialità. L’amicizia con Pietro Gubellini, conosciuto ai tempi della panchina del Milan, ha fatto il resto. I due da tempo cercavano un cavallo per correre anche al trotto e la scelta si è concretizzata pochi giorni fa dopo aver visto correre (e rompere) un cavallo a Torino, proprio sulla pista di Vinovo dirimpetto al centro di allenamento della Juventus. Django As, questo il nome del figlio del campione e vincitore di Amerique Maharajah, nonostante la prestazione non ottimale, ha dato una bella dimostrazione di potenza e velocità che era emersa con limpidezza nella vittoria milanese dello scorso 11 novembre in 1.12.3. Così il tecnico bianconero ha alzato il telefono e chiamato il proprietario, Salvatore Buggea, titolare della scuderia Pachino Horse proponendo l’acquisto. “Non fosse stato lui probabilmente non lo avrei venduto, ma non potevo dire di no e l’accordo lo abbiamo trovato abbastanza presto a una cifra certamente non esosa, con una clausola… che venga a trovarmi, mio ospite a Pachino”. Per adesso più vicine a Torino ci sono le scuderie di Bareggio, dove Django As è già agli ordini di Fausto Barelli e Pietro Gubellini. Il debutto per i nuovi colori? speriamo presto con l’obiettivo di cercare subito una vittoria anche al trotto e se sarà di corto muso sarà ancora più bella.

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