Non solo Fagioli: da Ranocchia a Hasa, i giovani Juve vedono la nazionale

C’era una volta la nazionale del blocco Juve, sinonimo di successi negli ultimi due Mondiali vinti dall’Italia, Spagna ’82 e Germania 2006. E, forse, ci sarà ancora, almeno dando uno sguardo al numero di elementi del vivaio bianconero che popolano le rappresentative giovanili azzurre.

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Nicolò Fagioli si prende anche l’Italia

Per il momento l’unica certezza è che, complice la scelta della società di adeguarsi alla politica filostraniera adottata da anni dalla stragrande maggioranza dei club, nella nazionale A si è perso il concetto storico di “blocco”. Roberto Mancini non ha infatti più serbatoi di riferimento da cui attingere, dovendo cercare ovunque e quasi in ogni categoria i giocatori da cui ripartire. La Juventus è comunque la squadra più rappresentata nelle ultime convocazioni, con quattro giocatori come nell’Inter, ma nell’amichevole contro l’Albania ha giocato titolare il solo Bonucci, curiosamente “panchinato” da Allegri nelle ultime partite, mentre Chiesa e Nicolò Fagioli hanno trovato spazio solo nel finale e Federico Gatti e Fabio Miretti non sono entrati.

Cambiaso, Ranocchia e Rovella: missione Juve e nazionale A

Nel prossimo futuro, però, qualcosa potrebbe cambiare nell’ottica di un ritorno al passato per un’Italia a tinte bianconere. Non solo perché Fagioli e Miretti, oltre ad un Chiesa recuperato, potrebbero diventare punti fermi del nuovo ciclo azzurro, ma perché nelle giovanili dell’Italia si stanno mettendo in vista ragazzi che la Juve ha cresciuto nel proprio vivaio, e in particolare nel progetto dell’Under 23, ora Next Gen, che sta dando frutti sempre più interessanti, o che i dirigenti bianconeri sono stati bravi ad acquistare per tempo sul mercato. Il riferimento è ad Andrea Cambiaso e Nicolò Rovella, entrambi vivaio Genoa, punti fermi dell’Under 21 di Nicolato e che la Juve ha ceduto in estate solo in prestito secco rispettivamente al Bologna e al Monza. Senza dimenticare Filippo Ranocchia, l’unico dei tre ad aver giocato nell’Under 23, anch’egli già protagonista a Monza. Per tutti e tre il ritorno a Torino è scritto così come l’approdo in nazionale A.

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Luis Hasa, il 10 del futuro che incanta con l’Under 19 e ha già stregato Totti

Alle loro spalle, attenzione a ragazzi meno celebrati allo stato attuale solo perché più giovani. Come i cinque talenti dell’Under 19 di Alberto Bollini, il portiere Giovanni Daffara, il difensore Lorenzo Dellavalle, il fantasista Luis Hasa e gli attaccanti Tommaso Mancini e Nicolò Turco, tutti riferimenti della Primavera di Paolo Montero che sta volando in campionato. Su Hasa, in particolare, mezzapunta tutta tecnica e fantasia di origini albanesi, ma italiano a tutti gli effetti, ha già investito un certo Francesco Totti, che lo ha ingaggiato da poco per la propria agenzia “CT10”. Molto di più si sa già su Mancini, colpo estivo dei dirigenti bianconeri che lo hanno acquistato dal Vicenza, con la cui maglia il ragazzo ha già debuttato in B, strappandolo a suon di milioni dal Milan. Gli uomini-mercato della Juve sono stati ripagati da un ottimo impatto con la Primavera, che non ha lasciato insensibile neppure … il suo omonimo Roberto. Tommaso, infatti, è già stato selezionato per lo stage della nazionale A in programma tra il 19 e il 22 dicembre. Quando il Mondiale dei rimpianti sarà appena finito, ma grazie ai nuovi talenti azzurri si potrà provare a pensare in positivo.

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