Non solo Ancelotti e De Zerbi: c’è una flotta di panchine italiane da export

Il capostipite è Carletto Ancelotti, che viaggia in prima classe in virtù dei tanti biglietti vincenti timbrati nei grandi campionati e in Champions. Sotto luci meno intense, c’è però anche una nutrita pattuglia di allenatori meno decorati che all’estero trovano occasioni e cercano spazi, gloria, costruzione di una carriera. Scelgono panchine esotiche, fuori dai tracciati calcistici più abituali.

Debutto

—  

Proprio sabato ha esordito nel campionato ucraino, con una vittoria, il più noto: Roberto De Zerbi ha scelto lo Shakhtar Donetsk come trampolino verso il meglio del continente, una squadra e un ambiente dove far germogliare in successi le sue (ottime) idee di calcio. Un suo allievo, il giovanissimo Francesco Farioli, che di De Zerbi è stato assistente al Sassuolo, riprenderà prima di Ferragosto il cammino nella Super Lig turca: con il Karagumruk si è già fatto notare sul finire della stagione scorsa, tanto da essere stato vicino alla panchina dello Spezia. Un anno in più di apprendistato nella colonia italiana a Istanbul, nel distretto di Fatih, servirà per consolidare il lavoro di questo interessantissimo allenatore di appena 32 anni. Un altro giovane, Giovanni Costantino, si è affrancato da Marco Rossi, di cui era assistente all’Ungheria, per prendersi la responsabilità dell’Mtk Budapest.

Oriente

—  

Gli itinerari verso est sono parecchio battuti dai nostri allenatori in cerca di gloria. Quello finito più lontano di tutti, da tempo, è Massimo Ficcadenti, dal 2014 in Giappone (ora è al Nagoya Grampus, dopo Fc Tokyo e Sagan Tosu). Un po’ più vicino un altro big, Fabio Cannavaro, che con il Guangzhou Evergrande, in Cina, ha già vinto parecchio. Lungo la Muraglia è andato anche Fulvio Pea, 4 vittorie nelle prime 13 partite con il Nanjing City, serie B cinese. Un altro che ha trovato casa e panchina in Medio Oriente è Angelo Alessio, ex collaboratore di Antonio Conte, da quest’anno allenatore del Persija Giacarta, in Indonesia. Con lui c’è Marco Motta, il campionato doveva iniziare a luglio per causa covid è rimbalzato al 20 agosto.

Giramondo

—  

Chi impara a viaggiare continua a farlo senza remore. Paolo Tramezzani è quello che si potrebbe definire un giramondo: Lugano, Sion, Apoel Nicosia, parentesi a Livorno, poi ancora Sion. A gennaio aveva preso in mano l’Hajduk Spalato, da fine giugno ha firmato per l’Al Faisaly, club dell’Arabia Saudita. In Medio Oriente c’è anche Andrea Stramaccioni: l’ex Inter e Udinese, già all’estero al Panathinaikos e allo Sparta Praga, dopo una burrascosa esperienza all’Esteghlal di Teheran ha preso le redini dell’Al Gharafa, in Qatar. L’ex stopperone Dario Bonetti ha cominciato con un successo nella serie A romena con la Dinamo Bucarest (con cui vinse Coppa e Supercoppa nel 2012), Gianluca Atzori ricomincia dal Floriana, a Malta, dove da tre anni Stefano Sanderra lavora benissimo con l’Hibernian.

Precedente Kaio Jorge, il Milan rallenta e allora si inserisce un'altra big d'Europa Successivo Napoli, Spalletti aspetta Fabian in regia: Lobotka e Zielinski le alternative