“Non è vero che il Napoli ha rinunciato prima dello stop dell’Asl”

NAPOLI“Tengo a precisare che tutti gli atti fatti dal dipartimento di prevenzione e dall’unità operativa complessa di epidemiologia sono atti che rispondono alla legge”. Lo ha dichiarato il direttore generale ASL Napoli 2 Nord Antonio D’Amore ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: “La legge dice che laddove ci sia una persona positiva si fa un contact tracing e si vanno a valutare quelli che sono stati i contatti stretti, in ambito familiare e in ambito lavorativo. Con comunicazione del venerdì sera da parte del Napoli della positività di Zielinski scatta tutto questo. E scattano anche le richieste da parte dell’epidemiologia di quelli che erano stati i contatti stretti. Ora questi ultimi devono stare in isolamento per 14 giorni. Anche l’ultimo DPCM che ha variato la quarantena in 10 giorni per i positivi, ha mantenuto i 14 per i contatti stretti. Quindi significa che c’è una vlenza scientifica che determina la norma. Così abbiamo comunicato alla Napoli 1 che sul suo territorio c’erano stati contatti stati con una persona positiva. La Napoli 1 a sua volta ha avvisato il calcio Napoli che queste persone andavano messe in quarantena e in isolamente fiduciario. A questo punto mi sembra che ci fu anche un parere richiesto al capo Gabinetto che non ha fatto altro che ribadire la legge. Se la domanda è: potevano partire lo stesso? Ognuno è responsabile delle proprie azioni. Ronaldo è partito, e non noi sappiamo con chi sia stato a contatto. Se noi dobbiamo accusare chi rispetta le leggi…”

“Tutto è scattato il sabato mattina”

“Dopo la telefonata di venerdì, è scattato tutto la mattina dopo, l’epidemiologia ha chiesto i contatti stretti anche a Zielinski. Dobbiamo renderci conto che dobbiamo tutelare tutti i cittadini. All’interno di una famiglia ci possono essere persone anziane e dobbiamo tutelare tutti i contatti stretti. I connotati prescrittivi chiari per il Napoli c’erano già prima di domenica alle 14.13, ed erano presenti nelle Pec precedenti? Questo è indubbio”

Attenzione altissima

“Anche se il Napoli avesse dovuto giocare a Crotone, sarebbe stata la stessa cosa. Quando viene chiesto all’epidemiologia di dare un parere se la trasferta era in sicurezza, l’epidemiologia che poteva rispondere? Non scherziamo. Poi si veniva da un caso Genoa abbastanza serio, dove i contagi sono saliti in pochi giorni da 2 a 15. E’ un’epidemia strana in cui possiamo davvero avere situazioni difficili da individuare, per cui il livello di attenzione deve essere altissimo”.

Caso Milan

“Differenza con il caso Milan? Non so, non posso conoscere quando ci sia stata la comunicazione da parte del Milan, o quando ci sia stata la comunicazione dei contatti stretti. Va considerato che d esempio il Milan non abbia trasmesso contatti stretti, che ne so perché Ibrahimovic ha fatto magari quattro giorni di differenziato in isolamento. Sono dati che non posso sapere e rispetto a questo non posso esprimere un parere. 

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