Non c’è solo Osimhen: il Napoli in tre mesi vale 100 milioni in più

La punta pezzo pregiato: sale a quota 110. Affare Anguissa: prezzo già raddoppiato

Dal nostro corrispondente  Mimmo Malfitano

7 ottobre – Milano

I conti tornano. Eccome se tornano. Il Napoli primo in classifica tiene banco, in questo periodo. Dopo sette giornate è lassù, a punteggio pieno, meritandosi le attenzioni della critica e del calcio in generale. Fin qui, è lecito parlare di un piccolo capolavoro, che Luciano Spalletti proverà a completare per maggio, quando la classifica sentenzierà sulle ambizioni del club. L’obiettivo dichiarato, inizialmente, è stato la Champions League. Ma la storia di quest’avvio di campionato dice tutt’altro, racconta di un Napoli fortemente candidato allo scudetto, senza possibilità di smentita. Il primato in classifica ha ridato splendore ad un organico svalutato dopo la mancata qualificazione alla Champions, nella passata stagione. Cresce il Napoli e aumenta pure il valore dei giocatori, che sono gli stessi di maggio scorso, quelli che pareggiarono contro il Verona, impedendo al club di potersi misurare con le grandi d’Europa.

Il lavoro dell’allenatore ha restituito dignità alla squadra. A Spalletti, bisogna riconoscere il merito di aver sempre creduto in questo organico, definendolo competitivo anche senza rinforzi. E, in effetti, l’unico volto nuovo nella formazione attuale, è André Zambo Anguissa, il vero colpo che Cristiano Giuntoli ha concluso nelle ultime ore del mercato estivo. Il suo prestito è costato appena 400 mila euro e a giugno il Napoli dovrà versare 15 al Fulham per il riscatto. Comparando il valore attuale del centrocampista con la valutazione concordata a fine agosto, c’è già una differenza in attivo di 10 milioni di euro, perché il nazionale camerunense è considerato una delle sorprese di questa prima parte del campionato. Aurelio De Laurentiis s’è fatto un po’ di conti, rispetto alla scorsa estate, il suo parco giocatori vale almeno 100 milioni di euro in più. La stima d’inizio stagione si aggirava intorno ai 380 milioni, quella attuale è vicina ai 490. Insomma, il primo posto è un vero e proprio affare e in proiezione futura, il dato può soltanto crescere se il Napoli continuerà a sommare punti pesanti alla sua classifica.

Ha le sembianze di Victor Osimhen. E’ lui il pezzo forte, “Il Banco di Napoli”, così come venne definito Hasse Jeppson, negli anni ’50, quando sbarcò a Napoli per 100 milioni di lire, una cifra pazzesca per quei tempi. L’attaccante nigeriano ha già visto raddoppiato il valore del suo cartellino: ammesso che fosse cedibile, De Laurentiis pretenderebbe non meno di 110 milioni di euro. Oggi, Osimhen è una realtà della serie A, il centravanti che crea scompiglio tra le difese avversarie ed ha già attirato su di sé le attenzioni dei due Manchester e del Psg. Il lavoro di Luciano Spalletti ha restituito prestigio anche a Fabian Ruiz, Lozano e Zielinski, mentre in difesa Koulibaly è ritornato ad essere insuperabile ed al suo fianco si sta affermando Rrahmani. Al momento, però le plusvalenze non sono considerate, il club crede nel progetto avviato dal nuovo allenatore e ne ha accolto anche la richiesta di non cedergli i top player (Koulibaly, Insigne e Fabian Ruiz). Il tesoretto è destinato a crescere di settimana in settimana sempreché ci sarà continuità nei risultati.

Precedente Belgio, parla il c.t. Martinez: "Lukaku cresciuto molto dopo l'esperienza all'Inter" Successivo Doppietta di Iniesta e gol di Bojan: sembra il Barça, ma è una squadra giapponese