Non c’è Roma senza Mkhitaryan. E quando vede il Leicester…

Micki è uno dei punti fermi del progetto giallorosso. Giovedì torna al King Power Stadium dove col Manchester United di Mou fu l’incubo dei campioni d’Inghilterra allenati da Ranieri

Tornare in Inghilterra, dopo le esperienze con United e Arsenal, e farlo da protagonisti. Perché lui sa come si fa. Henrikh Mkhitaryan è un leader della Roma, imprescindibile per i compagni e Mourinho, che non aspettano altro che la firma sul rinnovo di contratto. Da settimane sembra una formalità: in attesa che tutto diventi ufficiale, l’armeno giocherà contro il Leicester che in carriera ha già affrontato sette volte.

Ricordi

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Il bilancio è positivo: 4 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte, ma soprattutto una vittoria esaltante con lo United proprio al King Power Stadium, con gol e assist. Micki è al centro del progetto attuale e futuro della Roma e in questa doppia sfida servirà tutta la sua esperienza, visto che è il giocatore con più trofei della squadra. Diciannove in tutto, tra Pyunik, Shakhtar, Borussia e Manchester: il sogno è fare cifra tonda con la Roma ma prima di arrivare a Tirana c’è la sfida al sapore di Premier con il Leicester. Era il 5 febbraio del 2017 quando lo United, allenato proprio da Mou, si impose per 3-0 in casa dei campioni d’Inghilterra, guidati da Ranieri. Micki fu protagonista assoluto della partita: gol di destro al 42’, assist al 49’ per Mata. Nota a margine: a passargli il pallone, in occasione della prima rete, fu Chris Smalling, un altro di quelli che giovedì guiderà la Roma a Leicester.

Forma top

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Per Mkhitaryan le partite stagionali sono 42, di cui 38 da titolare: i gol, compreso l’ultimo a San Siro, non sono stati molti (5), ma il ruolo che gli chiede Mourinho prevede anche tanto sacrificio. Che lui fa, anche grazie ad un’ottima condizione fisica, studiata nel dettaglio in collaborazione con lo staff della Roma. C’è un dato che contribuisce a raccontare questo aspetto: dei primi 20 giocatori che percorrono più chilometri in Serie A, l’armeno è il secondo più vecchio dopo Candreva (1987) e prima di Badelj (1989 come Micki, che però è più grande di un mese). Non poco, per un giocatore arrivato qui due anni e mezzo fa con un principio di pubalgia. E che, invece, da quando è alla Roma, ha una media che sfiora le 40 partite a stagione.

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