Nizza coccola Malang Sarr Baby talento “senza nome”

Se Mario Balotelli, nonostante l’errore dagli undici metri, può festeggiare l’allungo in vetta alla classifica della Ligue 1, una fetta di merito va sicuramente a Malang Sarr. Il gol di capitan Baysse, che sblocca il risultato dopo appena 5′, nasce infatti dal preciso assist del baby talento. 17 anni, personalità da vendere e quel numero 33 sulle spalle da far sfrecciare avanti e indietro sulla fascia sinistra. Magari, presto, ci metterà sopra anche il suo cognome. Avete capito bene: se guardate la maglia di Sarr non troverete nemmeno una lettera, “colpa” di un contratto da professionista ancora da firmare. Lui intanto studia da big, e fa felice Favre e tutto il Nizza.

Sarr in mezzo all'area di rigore: da notare la maglia

Sarr in mezzo all’area di rigore: da notare la maglia “senza nome”. Afp

crescita esponenziale — La storia di Malang assomiglia tanto a quella di un predestinato: aggregato in estate in prima squadra, dove arriva dopo la lunghissima trafila nel settore giovanile degli Aquilotti, prende parte alle amichevoli contro Sporting e Napoli. Tutto nella norma, non è certo il primo giovane a collezionare qualche minuto tra i grandi durante gli impegni estivi. Il bello, infatti, arriva subito dopo. È il 14 agosto, il Nizza fa il suo esordio in Ligue 1 all’Allianz Riviera contro il Rennes. Favre è alle prese con una vera e propria emergenza difensiva, ed è praticamente costretto a ricorrere a Sarr. Che non si scompone, fa una prestazione coi fiocchi e regala ai suoi i primi tre punti della stagione con un gol che “è stata la ciliegina sulla torta”, Favre dixit. Sfiorando anche un record: non fosse stato per Ogbeche, capace di andare in gol a 17 anni e 2 mesi, sarebbe stato il più giovane debuttante a fare gol in Ligue 1. Da lì in poi, comunque, non ha mai più lasciato il campo: tra campionato ed Europa League ha saltato solo 16′ nelle 10 partite a disposizione, fornendo sempre un rendimento a dir poco mostruoso.

le petit maldini — I paragoni illustri già si sprecano. C’è chi lo accosta a Maldini, vuoi per l’età in cui si sta imponendo vuoi per la duttilità: centrale e all’occorrenza terzino sinistro, nonostante sia un destro naturale. Come Maldini gioca in rossonero e presto potrebbe vestire la maglia che fu di Paolo. O comunque potrebbe approdare all’ombra della Madonnina, visto che non è un mistero l’interesse dell’Inter (in fila per Malang assieme a Psg e Chelsea). Intanto cresce e impara a Nizza. E anche se non ha ancora il nome scritto sulle spalle, a breve Sarr lo conosceranno tutti…

 Luigi Polce 

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