Niente svolta societaria: Pisa nel caos

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Niente svolta societaria: Pisa nel caos
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Salta il passaggio di mano del club: Britaly pone nuove condizioni e arriva il no definitivo da Dubai. La squadra, senza allenatore, neanche ieri si è allenata. Lettera al presidente Abodi e rischio sciopero reale: i giocatori minacciano di non andare a giocare la gara con la Ternana domani al Liberati.

Precipita la situazione del Pisa. Da caso scottante, il difficile momento del club potrebbe trasformarsi in una vergognosa pagina calcistica nella storia sportiva della città. Almeno così vivono il delicato passaggio i tifosi nerazzurri, con una suadra abbandonata e senza allenatore alla vigilia della gara con la Ternana che avrebbe dovuto inaugurare il campionato del ritorno in Serie B. Dopo l’addio di Gattuso e con un presidente ancora agli arresti domiciliari, non è decollata la trattativa per la cessione della società. Anche ieri si è assistito all’ennesima farsa. Scambio di comunicati e di dichiarazioni, ma il passaggio di mano del Pisa è slittato ancora una volta a data da destinarsi, se mai avverrà. Anzi tutto lascia supporre il contrario. E tutto proprio quando sembrava che l’accordo fosse stato ormai raggiunto sulla base di 6 milioni e mezzo di euro. In teoria l’operazione sarebbe possibile da oggi al 12 settembre, ma il cammino è una vra e propria corsa a ostacoli. Britaly Post da una parte e il fondo internazionale di Victor Pablo Dana dall’altra, hanno continuato a fronteggiarsi senza trovare un punto di sintesi tra condizioni, ultimatum e veti, vanificando di fatto gli sforzi di Sindaco, Lega B e Aic. I margini per il buon esito dell’affare – che sembravano essersi ampliati – nella serata di ieri si sono invece di nuovo ridotti e al momento qualsiasi scenario appare possibile. Anche ieri niente allenamento in quanto i giocatori non avevano a disposizione nessuno dello staff tecnico guidato da Colonnello, l’unico allenatore tesserato per la prima squadra. Inviata una lettera ad Abodi, ma è possibile che a Terni domani non vada nessuno. Mentre la società, alla riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza che si è tenuto in Prefettura in previsione del campionato, è stata rappresentata dall’addetto stampa Riccardo Silvestri e non da un dirigente. Succede anche questo nell’inenarrabile estate del Pisa, tornato in B e precipitato in un drammone senza fine e senza esclusione di colpi.

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