Nervi tesi, fiamme e botte da orbi in un “caldo” derby… norvegese

Classico norvegese tra la sesta e la settima in classifica, entrambe molto lontane dal Bodo Glimt capolista

Gran freddo, ma nervi caldi e tesi. Questo fine settimana è scesa in campo la più grande rivalità nel calcio norvegese, il derby Oslo-Akershus tra Lillestrøm (LSK) e Vålerenga (VIF). Il Lillestrøm è conosciuto da molti fuori dalla Norvegia per le sue regolari presenze in Europa negli anni ’80 e ’90, mentre il Vålerenga è il club più grande della zona di Oslo; infatti sono ormai l’unica squadra a giocare (a livello professionistico) all’interno della città stessa. Molti tifosi del Lillestrom vivono o lavorano a Oslo, quindi quando vincono il Classico norvegese si vantano in tutta la città, uffici compresi. Il Vålerenga ha avuto la meglio sul Lillestrøm nelle ultime stagioni, ma questo significa poco in queste partite.

La temperatura era alta già prima della partita, e solo pochi minuti dopo l’inizio della partita è stato necessario interrompere il derby a causa delle fiamme dei tifosi sul campo. La partita poi nel suo svolgimento non è mai stata un vero e proprio fuoco d’artificio, e si è conclusa a reti inviolate dopo, tra l’altro, due pali colpiti dalla squadra di casa. La temperatura però si è alzata quando il 31enne esterno svedese del Lillestrom Daniel Gustafsson ha fatto una brutta entrata contro Amor Layouni, dopo un precedente alterco tra i due: se la sono cavata con il cartellino giallo. Tuttavia, si è scatenato un mezzo parapiglia in campo, con giocatori di entrambe le squadre coinvolti. Proprio Daniel Gustafsson ha ammesso di aver ecceduto: “Forse sono stato un po’ fortunato con il cartellino giallo, poteva andare peggio. È un brutto fallo, ma non so quanto l’ho effettivamente colpito. Del resto è un derby e ti ribolle in testa”. Dal canto suo Amor Layouni, non è affatto d’accordo con la decisione dell’arbitro di ammonire Gustafsson e ritiene fosse più giusto il rosso.

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