Nella Spagna di Luis Enrique niente giocatori del Real ed andalusi

Parecchie critiche nelle domande che la stampa spagnola ha posto al CT della Spagna. In particolare quelle, abbastanza polemiche, sull’assenza tra i suoi convocati di calciatori di una determinata squadra e…di una regione del paese.

I campionati sono appena iniziati e già arriva la pausa delle nazionali a…creare polemiche. L’eterno conflitto tra i club, che vorrebbero tenersi in casa i calciatori, e la FIFA, che invece li obbliga a cedere i giocatori alle selezioni, stavolta è più aspro del solito a causa delle possibili quarantene dovute al Covid-19 per i calciatori che devono entrare in paesi a rischio. Ma anche chi di questi problemi non ne ha, come la Spagna di Luis Enrique, comunque riesce a finire in un vortice di dichiarazioni e battibecchi potenzialmente infinito. Il CT delle Furie Rosse, semifinaliste allo scorso Europeo, fa la lista dei convocati, va in conferenza stampa e…si becca qualche critica neanche troppo velata.

MADRID E ANDALUSIA – Il problema non sta tanto nelle risposte dell’asturiano, riportate da AS, quanto nelle domande che la stampa spagnola gli ha posto. In particolare quelle, abbastanza polemiche, sull’assenza tra i suoi convocati di calciatori di una determinata squadra e…di una regione del paese. Il club in questione, neanche a dirlo, è il Real Madrid, di nuovo non rappresentato come agli Europei. Luis Enrique su questo preferisce tacere. “Non ci sono giocatori del Real, non posso dire di più. Se cercassi di spiegare il perchè, mi complicherei ulteriormente la vita”. Pane per i giornali di sponda madrilena, ma non solo. Non sfugge neanche che il CT non ha chiamato nessun calciatore andaluso: “Non lo avevo notato. Anzi, dopo queste partite pensavo di andare da quelle parti, ma forse ora non è il caso…”.

PEP – Ironia amara, di chi sa che ogni sua scelta sarà analizzata e…criticata. Anche se i colleghi, come Mancini, gli fanno i complimenti. “La verità è che non siamo arrivati in finale agli Europei, ma abbiamo rispettato le aspettative. Siamo entrati tra le migliori quattro, siamo quelli che hanno fatto più gol assieme all’Italia e quelli che sono entrati più spesso in area di rigore. Abbiamo giocato bene ed eravamo la quinta nazionale più giovane, avevamo un totale di 522 presenze contro squadre che superavano le mille”. Non può mancare però la domanda sul futuro della panchina della Spagna, dopo che Guardiola ha detto di voler guidare una nazionale… “La Spagna non potrebbe avere un CT migliore, mi piacerebbe vedere Pep che la allena”. Anche perchè a quel punto le critiche se le beccherebbe tutte il catalano…

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