Nella città di Mozart, senza… Mozart: perché Adli non si è ancora preso il Milan

Rossoneri a Salisburgo per la prima di Champions, ma il talento francese, con la passione per la musica, non ci sarà. Pioli e il club però credono in lui e vogliono farne un perno per il futuro

Sarebbe stata una bella storia. Il fan di Mozart che segna nella sua città; il ragazzo che suona il pianoforte che decide un match di Champions a una ventina di minuti dalla casa in cui è nato il maestro. E invece no. Yacine Adli, l’enfant prodige del Milan con la passione per la musica e i capelli ricci scuri, è stato escluso dalla lista Champions e non prenderà parte alla trasferta a Salisburgo di martedì sera, nella città di Mozart.

Gestione

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Nessun caso. Il francese, preso l’anno scorso e lasciato in prestito a Bordeaux per tutta la stagione, ha la stima del Milan e soprattutto di Pioli, che durante la preseason ne ha lodato la qualità con la palla al piede: “Ha ottime caratteristiche, da capire la sua posizione”. Ecco il punto chiave. Adli è un trequartista, come De Ketelaere e Brahim Diaz, i primi due della gerarchia pioliana. Il mister ha fatto capire che un futuro da mediano, accanto a uno tra Tonali e Bennacer, al momento non c’è. “Adli a centrocampo? La vedo difficile, semmai può fare la mezzala”. Tradotto: a meno di emergenze non lo vedremo giocare in mezzo. Il francese ha ventun’anni e deve adattarsi al calcio italiano. Inutile bruciarlo adesso. Del resto è stato così anche per Kalulu: da riserva a titolare fisso.

Numeri

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Fin qui Adli ha giocato 46 minuti, 29’ contro il Bologna e 17’ contro il Sassuolo, restando in panchina nel derby e nelle prime due uscite contro Udinese e Atalanta. Escluso dalla lista Champions, avrà di sicuro spazio nelle rotazioni. Da qui a inizio novembre si giocherà ogni tre giorni, quindi i tifosi avranno modo di vederlo dall’inizio. Pioli ha parlato di un giocatore dinamico e bravo a verticalizzare, più simile a De Ketelaere che a Brahim Diaz, giocatore da strappi e assoli. Adli è un ragionatore, ama tenere il pallone tra i piedi e giocare a testa alta. Arriva da un’annata con 7 assist e un gol. Meglio da rifinitore che da finalizzatore. Pioli lo sa e lo sta gestendo. Martedì salterà il big match nella città di Mozart, ma alla fine con il pianoforte sai come va a finire. Ce l’ha insegnato Novecento, alias Tim Roth, nel film “La leggenda del pianista sull’oceano”. Un pianoforte ha 88 tasti, e fin qui ok, ma la musica che puoi fare è infinita. Adli aspetta il momento giusto.

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