“Nel nostro cielo un Rombo di Tuono”, il film omaggio a Gigi Riva. E alla sua lezione di vita

La vita del centravanti del Cagliari diventa un lungometraggio. Il regista Milani: “Gigi è una lezione di stile”

Nel nostro cielo un Rombo di Tuono. Al Cinema Spazio Odissea di Cagliari è stato presentato il film dedicato a Gigi Riva, la leggenda dello scudetto rossoblù del 1970, che da oggi 7 novembre, data del compleanno numero 78 per l’attaccante del Cagliari e della Nazionale, farà il giro prima della Sardegna e poi d’Italia. Un lungometraggio a cura del regista Riccardo Milani e realizzato con la produzione Wildside, società del gruppo Fremantle, con Vision Distribution e in collaborazione con Sky. Un omaggio al campione di un’isola voluto e cercato da anni da Milani e focalizzato interamente sulla figura del mito attraverso gli occhi dello stesso Riva. Niente attori al suo posto, niente voci narranti a prendere per mano le sue storie. In “Nel nostro cielo un Rombo di Tuono” ci sono le cartoline di una vita per Riva, le sue parole. E poi ci sono gli aneddoti di quello scudetto e di quegli anni attraverso i suoi ex compagni di squadra del Cagliari e c’è il ricordo di tante persone sarde e non che lo hanno amato e che continuano a farlo. Da Zola a Baggio, passando per Barella e Buffon, in tanti hanno lasciato la loro firma nell’opera di Milani per aggiungere un pezzetto in più per descrivere la figura di Riva. Non solo campioni del passato e del presente ma anche i tenori sardi o il gruppo dei Mamuthones di Mamoiada.

Progetto

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“Questo film è un percorso iniziato vent’anni fa – ha detto Milani – Gigi Riva è una lezione di vita, di stile, di rigore etico e di appartenenza che ho provato a portarmi dietro per tutta la vita. Non so cosa abbia convinto Gigi a fare il film, io ho solo cercato di mettere insieme i pezzi di una storia che ha raccontato lui. Ho provato a farlo con il massimo rispetto. Penso abbia capito l’affetto e la sincerità che ho provato a esprimere. Mi porto dietro l’opportunità di parlare con lui, spesso anche di rimanere in silenzio, che è stato anche un modo per ottenere la sua fiducia. Ci sono cose che Gigi mi ha detto e che non ho messo perché c’è un limite che non si può superare. Fiducia è stata la parola chiave. Se una persona come Gigi ti dice vieni quando vuoi, questa è come casa tua, vuol dire tanto. Vent’anni fa – ha proseguito Milani – avevo chiesto a Gigi di fare questo film e lui mi chiedeva sempre il perché. Dare valore alla misura dell’uomo è lo scopo di questo film. Quando si parla di coerenza si parla anche di coraggio, che è una dote che ci manca spesso. Lui non ha mai fatto strategie ma ha saputo preservarsi e oggi siamo arrivati fino a qui”.

Serata

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In sala presenti anche i compagni di mille battaglie Domenghini e Tomasini, oltre a Muzzi, Cossu e Pavoletti in rappresentanza del Cagliari di oggi. E proprio l’ex attaccante e ora club manager rossoblù ha scambiato due battute al termine della proiezione: “Giocare a Cagliari con lo stesso numero di Riva è stata un’emozione indescrivibile. – ha detto Muzzi – Ricordo che quando scelsi l’11 chiesi a lui il permesso e lui con gentilezza mi disse di sì. Per me è stato un orgoglio e uno stimolo in più per fare bene”. Questa sera al teatro Massimo a partire dalle 19 première del film, in sala saranno presenti i compagni dello scudetto, la dirigenza del club isolano e anche i figli di Riva. Fino all’ultimo incerta la sua presenza. “Ho paura di emozionarmi troppo”, ha confessato Rombo di Tuono.

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