Nel Multiverso di Zaccagni c'è ancora gloria per l’Italia. E se non avesse segnato?

In un mondo parallelo c’è un’Italia a pezzi, travolta dalle polemiche. Il tiro di Zaccagni ha colpito il palo e la sconfitta contro la Croazia ha fatto rimanere per qualche giorno con il fiato sospeso la nazione pallonara, in attesa del miracolo del ripescaggio. E invece niente, non siamo nell’ampia rosa delle migliori terze. Siamo a casa. Neanche il tempo di scendere dalla scaletta dell’aereo e Spalletti è già trasportato in un’aula di tribunale. Bella grossa, perché contiene circa 60 milioni di italiani. Il verdetto della giuria popolare non è unanime, ma poco ci manca: colpevole. Lui per primo. Poi si penserà ai giocatori. Intanto Lucianone deve rispondere dell’umiliazione di un girone non passato e di una qualificazione buttata al vento, nonostante agli ottavi accedano un po’ tutte.

Il processo

Moduli, formazioni, atteggiamenti: per l’occhio critico del mondo tricolore è andato tutto storto. Passi la partita con l’Albania, che aveva illuso tutti, nonostante quell’inizio shock forse ora può sembrare una profezia di sventura. Ma quella sconfitta con la Spagna… E poi la Croazia: qualche buono spunto ma anche errori su errori. I giocatori senza pensarci su e senza essere tirati ancora in ballo rispondono che avrebbero voluto almeno un’altra partita per dimostrare il loro vero valore. E allora l’occhio da Sauron dei giudici lascia stare Spalletti e si rivolge a loro: vecchi, stanchi, psicologicamente non pronti per questa manifestazione, senza carisma. “Ora andate pure a fare le vostre vacanze a Ibiza. Non vogliamo vedervi per un po’”: tuona il signor Mario Rossi.

Si comincia a parlare di maledizione. L’Italia, dopo i Mondiali, inizia ad avere un pessimo rapporto anche con gli Europei. Anche da campioni in carica. Forse serve qualche talismano. O un salvatore della patria. L’ennesimo.

L’occasione da non perdere

E invece… e invece la sliding door stavolta ci ha sorriso. “Doctor Strange” Zaccagni quel tiro l’ha azzeccato al millimetro e ci ha indirizzato verso il migliore dei mondi possibili nel Multiverso. Un’ulteriore chance c’è, è reale. Dal vuoto del baratro si può ricavare una corrente d’aria per spiccare il volo. Il tabellone non impossibile stimola l’appetito. I processi possono diventare celebrazioni. Gli accusati, eroi. Difficile, ma siamo l’Italia: non sarebbe la prima volta.

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