Nedved e Juve, le proteste ci stanno. Perché ora gli errori sono uguali per tutti

La sfuriata del dirigente bianconero nel match con la Fiorentina è stata sbeffeggiata sui social. Ma ha diritto di esistere in un calcio dove nessuno viene più trattato con un riguardo speciale

Un Pavel Nedved furioso e scarmigliato abbandona il campo: giorni fa questa foto ha fatto il giro del web ed è diventata virale. Il vicepresidente della Juve ce l’aveva con l’arbitro La Penna, che in Juventus-Fiorentina (3-0) ha negato due rigori alla Signora e non ha comminato la seconda ammonizione al viola Borja Valero per un brutto fallo. Tre errori evidenti, ma sui social la protesta di Nedved è stata sbeffeggiata dall’Italia anti-juventina, con soddisfazione per nulla celata. Che cosa si prova – si sono chiesti in molti – a essere defraudati, a subire torti? Il pensiero, neppure sottinteso, era evidente: di solito gli sbagli arbitrali sono a vostro favore, e per una volta che vi tocca, zitti e mosca.

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