Nedved, critiche dai piccoli azionisti. Ma Agnelli lo difende

La risposta del vicepresidente: “Darò sempre tutto per questa società, ho sempre agito per il suo bene e lo farò fino all’ultimo giorno che sarò qui”

Dal nostro inviato Marco Iaria

29 ottobre – TORINO

Gli acquisti che non hanno reso secondo le aspettative, il valzer degli allenatori, le delusioni europee. Abituati a vincere scudetti in serie, i piccoli azionisti della Juventus (nella doppia veste di soci e tifosi) hanno criticato la gestione recente del club durante l’assemblea annuale all’Allianz Stadium. Nel mirino è finito pure il vicepresidente Pavel Nedved, anche per alcuni comportamenti in tribuna e a bordocampo durante le partite.

DIFESA

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L’ex calciatore della Juve ha preso la parola per difendersi: “Non si può svolgere un ruolo cosi prestigioso solo perché sono amico del presidente, non credo che la proprietà lo permetterebbe. Ho sempre sentito tante responsabilità, anche troppe. Ho sentito critiche anche giuste per quanto riguarda il mio comportamento, ma fa parte del mio carattere. Darò sempre tutto per questa società, ho sempre agito per il suo bene e lo farò fino all’ultimo giorno che sarò qui. Sentire le vostre parole mi fa male ma non cambierò mai, svolgerò il mio lavoro con massima personalità e impegno”. Il presidente Andrea Agnelli lo ha rincuorato: “E’ un privilegio avere una persona come Pavel in società”.

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