Nazionale, Telles si candida “Io mi sento italiano”

Il suo passaggio all’Inter è stato come un viaggio sulle montagne russe. Alti e bassi senza mai riuscire a convincere del tutto Mancini prima e la società poi. Uno dei tanti terzini che hanno vestito la maglia nerazzurra negli ultimi anni, senza riuscire a tenersela stretta troppo a lungo. Ripartire dal Porto (e dalla Champions League) non sembra essere però una bocciatura. Anche a costo di dover battagliare contro quel Juan Jesus diventato amico proprio all’ombra della Madunina: “Non si può scegliere l’avversario, sapevamo che sarebbe stata durissima. All’andata, dopo il pareggio, ci era andata bene. Poi al ritorno le due espulsioni della Roma ci hanno aiutato, ma abbiamo fatto una grande partita perché segnare tre gol all’Olimpico non è mai facile”, si racconta il terzino a Matteo Brega su “La Gazzetta dello Sport” di oggi.

“mi sento italiano” — A 23 anni il futuro in realtà è ancora tutto da conquistare, non solo con la maglia di club. Il messaggio difatti, è diretto a Ventura: “Ha il passaporto italiano: pensa alla Nazionale? Arrossisce sorridendo. «Certo. Io sono brasiliano, ma con i bisnonni italiani mi sento italiano». Quindi sarebbe disponibile per la maglia azzurra? «Sì, però io devo pensare di fare bene il mio lavoro al Porto. Se faccio bene qui qualcosa può arrivare»”.

 Gasport 

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