Nasce l’Italia di Zaniolo: è la sua chance

INVIATO A FIRENZE – Un’altra occasione. Zaniolo può riprendersi il futuro della Nazionale. Il ct Mancini appare intenzionato a rilanciarlo. Era scontato che accadesse dopo il chiarimento telefonico, relativo alle sue condizioni fisiche, e la convocazione per le prossime due amichevoli. Curioso l’intreccio del destino, perché Nicolò riguadagnerebbe un posto da titolare in maglia azzurra domani in Albania, nello stesso stadio dove ha segnato il gol decisivo e ha vinto la finale di Conference con la Roma quasi sei mesi fa. L’allenamento di Coverciano ha svelato le intenzioni di partenza del ct. Prove di 3-4-3. L’eroe di Tirana si alternava sulla fascia destra con Politano. Ballottaggio aperto e la sensazione che possa godere di un certo vantaggio, rispetto all’esterno del Napoli, per motivi tattici. Zaniolo si abbassava, in fase di costruzione, nella posizione di interno destro o di centrocampista offensivo, più vicino a Barella e Verratti. Mancini, nei mesi scorsi, lo aveva inquadrato come “mezzala d’attacco” e per la prima volta ieri lo ha provato nel ruolo in cui pensa possa dare di più. Vedremo. C’è un altro aspetto da considerare. Il ct voleva richiamarlo e non pensava fosse convocabile per motivi fisici. Dopo averne constatato la disponibilità e la voglia di tornare protagonista in azzurro, intende sfruttarne l’entusiasmo. Non gioca titolare in Nazionale da fine marzo, in Turchia, prima uscita azzurra dopo il tonfo di Palermo, quando il ct lo riprese per l’eccessiva tentazione verso le iniziative individuali. All’inizio di giugno, per i primi impegni di Nations, Nicolò aveva lasciato il ritiro di Coverciano per un lieve infortunio e perché aveva infranto, durante i festeggiamenti, il codice etico azzurro.

Difesa a tre

Ora si riparte e Mancini, verificando le buone intenzioni, non intende lasciare fuori nessuno. L’avviso ai naviganti di inizio ottobre, quando aveva reclamato senso di appartenenza alla Nazionale, era stato chiarissimo. Questa mattina (ore 11) la rifinitura anticiperà la partenza in charter verso l’Albania e il piano del ct dovrebbe venire fuori ancora con maggior evidenza. Ieri la “probabile” era formata da Scalvini, Bonucci e Bastoni sulla linea arretrata. Di Lorenzo e Dimarco sulle fasce laterali, Barella e Verratti in mezzo. Raspadori centravanti. Zaniolo (o Politano) e Grifo (o Chiesa) a sostegno. I dubbi restano appesi al tridente. L’altra formazione, in tenuta blu e senza fratino, era imbottita di giovani e disegnata con il 3-5-2 modello Albania. Miretti o Fagioli per esigenze numeriche a completare difesa con Gatti e Acerbi. Mazzocchi, Pessina, Tonali, Ricci e Parisi i cinque di centrocampo. Gnonto e Pinamonti (con Pafundi alternativa) davanti.

Italia, primo allenamento a Coverciano: quanti sorrisi tra i calciatori

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Sul podio

La lista dei convocati, peraltro, è stata rivista e aggiornata anche ieri. Il gruppo è sceso a 28 unità. Cristante (dovrà operarsi alla mano sinistra), Scamacca e Frattesi (problemi muscolari, sono stati sottoposti a una risonanza magnetica) hanno lasciato il ritiro di Coverciano. Mancini, al posto del centravanti del West Ham, ha chiamato Pinamonti. Il Sassuolo, dunque, resta fornitore principale per l’attacco. Il conto totale dall’attuale gestione (con Pafundi, Fagioli e Miretti) tocca quota 99 convocati. In serata (ore 19.15) all’Air Albania Stadium di Tirana è fissata la conferenza stampa di Mancini. Per il ct si tratterà della cinquantaseiesima partita sulla panchina della Nazionale. Raggiungerà i predecessori Lippi e Prandelli, salendo sul podio. Davanti restano soltanto i miti Vittorio Pozzo (95) ed Enzo Bearzot (88).


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