Nasce già la Juve del futuro: fari sui baby d’oro Diarra-Koné. E il rinnovo di Rabiot…

I bianconeri hanno iniziato un nuovo percorso che vede Allegri al timone: Giuntoli e Manna al lavoro per i contratti dei fedelissimi, con gli occhi sul mercato dei giovani

Filippo Cornacchia

6 settembre – torino

Il mercato è appena finito, ma la Juventus e Massimiliano Allegri hanno già cominciato a gettare le basi per il futuro. In cima alla lista delle priorità c’è Adrien Rabiot. Un rinnovo tira l’altro. Così, a meno di tre mesi dall’ultimo accordo, la Signora pensa a un nuovo prolungamento di matrimonio con il 28enne centrocampista di Saint-Maurice. Stavolta, però, la Juventus intende giocare d’anticipo e non attendere la fine della stagione e del contratto annuale del francese (scadenza giugno 2024). Il d.t. Cristiano Giuntoli e il d.s. Giovanni Manna non vogliono perdere tempo. L’appuntamento con Veronique, madre-rappresentante di Adrien e sempre più di casa a Torino e all’Allianz Stadium, è in programma già per l’autunno. La dirigenza e Allegri, decisivo per la permanenza di Rabiot nei mesi scorsi, vogliono costruire un nuovo ciclo partendo dal transalpino.

l’elogio di max

—  

«Adrien – ha raccontato nei giorni scorsi l’allenatore livornese – è un giocatore straordinario. A Rabiot, alla fine della scorsa stagione, mandavo messaggi perché lui non risponde al telefono: gli scrivevo su Whatsapp, ogni tanto rispondeva e mi mandava le faccine. Credo abbia fatto la scelta giusta rinnovando con la Juventus perché qui è diventato un uomo importante all’interno dello spogliatoio. Danilo è capitano e i vice sono Alex Sandro e lui. Rabiot ha un motore diverso dagli altri, adesso crede maggiormente nei propri mezzi e segna di più». Adrien ha scalato le gerarchie di squadra e pure il cuore dei tifosi, che hanno apprezzato la sua scelta di restare a Torino senza la Champions League e le Coppe europee nonostante la possibilità di trasferirsi a parametro zero nella ricca Premier.

alta fedeltà

—  

Rabiot è centrale nel presente della Juventus. E nei piani di Giuntoli e di Allegri lo dovrà essere pure nei prossimi anni. Ecco perché alla Continassa, in attesa di sedersi al tavolo con la signora Veronique, ragionano su due strade per arrivare alla fumata bianca. Un contratto “breve”, sulla falsa riga dell’accordo annuale firmato a fine giugno. O un prolungamento vero e proprio – e pluriennale (3/4 anni) – ma con cifre più basse di quelle attuali (ora lo stipendio è da 7 milioni netti) e in linea con la nuova politica della Signora. Vie e prospettive diverse, ma stesso obiettivo: garantire ad Allegri quel motore di centrocampo a cui non rinuncia mai. È stato così tanto in passato quanto lo scorso anno, nella stagione in cui il francese ha realizzato 11 gol, e pure in questo inizio di campionato.

gli altri rinnovi

—  

La soluzione A è la stessa che presto, probabilmente entro dicembre, porterà Szczesny – un altro fedelissimo di Allegri – ad allungare il proprio rapporto con la Signora. Il portiere polacco, a Torino dall’estate 2017, ha un contratto fino al 2025: l’idea è quella di allungarlo fino al 2026 spalmando l’ingaggio. Ragionamento analogo per Federico Gatti (dal 2027 al 2028). Diversa, invece, la situazione di Federico Chiesa. Allegri sta convincendo Federico a sentirsi più attaccante e i due gol nelle prime tre giornate di Serie A contro Udinese e Empoli lasciano ben sperare per la ripartenza della Juventus. Il futuro, però, è tutto da scrivere. Il contratto di Fede scade nel 2025 e Giuntoli, in ottimi rapporti con l’entourage del ragazzo, ha incassato la promessa che l’ex viola non lascerà la Juventus a parametro zero. Si studia così un “rinnovo ponte”, fino al 2026, per evitare qualsiasi rischio e rafforzare la posizione della Juventus in una eventuale trattativa estiva con una big europea.

juve alla francese

—  

Di sicuro la Signora sarà sempre più sostenibile e giovane. «Siamo contenti di quello che abbiamo fatto sul mercato e fiduciosi per la stagione – ha detto Giuntoli nei giorni scorsi -. Società e allenatore siamo un blocco unico: vogliamo tornare in Champions puntando sul giusto equilibrio tra qualità della rosa e sostenibilità dei conti». Allegri, dopo aver lanciato Fagioli, Miretti, Iling tanti altri ragazzi della seconda squadra, quest’anno sta guidando una rosa con l’età media più bassa tra le big di Serie A – 25 anni e 227 giorni, grazie anche al decollo del 2005 Yildiz – e in futuro la musica non cambierà. Non a caso Giuntoli e Manna, che già hanno investito su diversi giovani (su tutti Facundo Gonzalez, difensore campione del mondo Under 20 con l’Uruguay, prestato alla Sampdoria), hanno nel mirino due talenti francesi. Uno è Habib Diarra, 19enne centrocampista dello Strasburgo seguito pure in agosto. E l’altro è il quasi coetaneo Emmanuel Koné, 22enne mediano del Borussia Monchengladbach, in questo inizio di stagione frenato da alcuni problemi fisici. Diarra, protagonista delle ultime settimane di trattative, alla fine non si è mosso. Sicuramente il prossimo luglio lascerà lo Strasburgo. Alla Continassa progettano una nuova rinfrescata del centrocampo e tengono le antenne dritte su Diarra e sul suo connazionale cresciuto nel Tolosa e già protagonista in Germania.

Precedente Il figlio di Scirea: "Io, papà, la Juve. Avrei voluto lavorare con lui" Successivo Inter, ribaltone per Inzaghi: quattro mesi fa era a un passo dall’esonero