Napoli, tre punti d’oro a Salerno senza Insigne e Osimhen

La squadra di Spalletti vince con una rete di Zielinski nella ripresa. Espulsi Kastanos e Koulibaly

dal nostro inviato Maurizio Nicita

31 ottobre – SALERNO

A volte si vince così, con una partita sporca. Stavolta non c’è grande bellezza nella squadra di Spalletti, che non riesce a impostare la partita che vorrebbe ma riesce a sistemarla in corsa. La Salernitana esce fra gli applausi perché la prestazione dei padroni di casa è al massimo delle proprie possibilità. Ma la qualità della capolista prevale ed ecco arrivare la decima vittoria per Anguissa e compagni. Non era semplicissimo senza Osimhen e Insigne.

INSIGNE PUNITO DA SPALLETTI

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Colantuono dopo lo shock del primo tempo con l’Empoli ha riassettato la Salernitana puntando sulla difesa a quattro, in mediana Schiavone – eroe di Venezia – è preferito a Obi, mentre in attacco c’è sempre la luce Ribery dietro Bonazzoli e Gondo. Tristemente in panchina Simy: doveva essere la sfida fra i centravanti nigeriani invece l’ex Crotone sta andando decisamente male mentre Osimhen si è proprio bloccato per infortunio. E Spalletti punta sul 4-2-3-1 e su Mertens in attacco, anche se la vera sorpresa è il capitano Insigne in panchina, con Lozano che parte titolare. E le parole del tecnico prima della gara lasciano intendere si tratti di problemi disciplinari: “Questione di discorsi interni tra noi, di situazioni da gestire. Non si tratta di essere più forti o meno con Insigne e Osimhen, si tratta di avere caratteristiche differenti. Ma abbiamo le nostre qualità”.

PARTENZA AZZURRA

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Il Napoli tiene il pallino del gioco con la Salernitana che fatica a uscire anche perché i difensori azzurri non lasciano spazi a Ribery in impostazione. Dopo 7’ spreca una grande occasione Zielinski, bravo nell’inserimento in area per suggerire l’assist a Di Lorenzo, pessimo nella conclusione di sinistro da pochi metri, alto sulla traversa. Poco dopo su un bel cross di Politano è Lozano di testa ad alzare la mira anche lui. Ma la squadra di Spalletti non riesce mai ad alzare il ritmo, la palla gira un po’ lenta e a quel punto i difensori granata fanno un’ottima figura, riuscendo a chiudere tutti gli spazi. Certo la squadra di casa non riesce mai a rendersi pericolosa, ma per le statistiche nel bruttino primo tempo l’unico tiro dallo specchio arriva dopo 38’ con una conclusione di Bonazzoli dalla distanza, che Ospina blocca senza alcun problema. Belec non fa manco quella, di parata, perché gli attaccanti del Napoli non centrano mai i pali.

CAMBI DECISIVI

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Dopo un’ora deludente, Spalletti decide due cambi e ci azzecca. Fuori i deludenti Lozano e Mertens, dentro Elmas e Petagna che costruiscono subito l’azione del gol. Il macedone si libera nella tre quarti e con un pallonetto smarca Di Lorenzo che dal fondo mette in mezzo e Petagna di testa colpisce la traversa, scompiglio nella difesa salernitana e la palla schizza su Zielinski che stavolta non sbaglia.

LE ESPULSIONI

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Ma ecco che Fabbri diventa protagonista con i cartellini rossi. Prima non vede i tacchetti alti di Kastanos e lo ammonisce, poi richiamato dal Var espelle il cipriota per l’intervento violento su Anguissa. Pochi minuti dopo caccia Koulibaly per una trattenuta su Simy: come chiara occasione da gol. Finale convulso con Ribery che sfiora il pari sulla punizione conseguente e Di Lorenzo decisivo a salvare sulla linea. La Salernitana pressa col cuore ma poca lucidità, il Napoli si difende con carattere ed esulta.

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