Napoli, torna Kvara. Juve, Chiesa al centro. CDK sarà falso 9? L’Inter chiama Dzeko

Certezze, dubbi, esperimenti e cambi delle big: la ripartenza dopo il lungo stop

Fabio Licari

24 dicembre – Milano

1 / Napoli

Stanno tutti bene: Kvara recuperato, Osimhen carico

La serie A è pronta a ripartire. Dopo la lunghissima sosta per Qatar 2022, il 4 gennaio si torna in campo per la sedicesima giornata di campionato. I tecnici hanno approfittato della pausa per studiare alcune novità tattiche. Scopriamo le principali:

L’idea sarebbe ripartire da dove era finita, dagli undici successi di fila, recuperando la freschezza atletica persa a fine ottobre. Al Napoli stanno tutti bene: il Mondiale non ha gravato sul minutaggio, Kim ha superato l’infortunio con la Sud Corea, Kvara è recuperato e Osimhen s’è allenato con continuità mai vista. Le amichevoli non hanno entusiasmato, però anche ad agosto il precampionato aveva suscitato perplessità, subito fugate dalla partenza a mille all’ora: Spalletti sta lavorando per il 4 gennaio.

Dove Raspadori?

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Non si tocca il 4-3-3, il sistema ideale: Zielinski ha ammesso di divertirsi più al Napoli che nella Polonia ultradifensiva. Solito ballottaggio in difesa a sinistra (Rui-Olivera) e davanti a destra (Lozano-Politano): dipende dallo scenario tattico. Raspadori resta la prima riserva: il miglior attaccante italiano può giocare al posto di Osimhen o Kvara, difficile una collocazione da mezzala di regia. C’è subito l’Inter, sfida che può riaccendere le speranze degli inseguitori o tagliare forse definitivamente i nerazzurri dalla lotta per lo scudetto.

2 / Milan

Giroud è pronto, ma De Ketelaere può fare il falso 9

Giroud vuole esserci, come un bambino di 36 anni mai stanco di giocare. Non è però detto che Salernitana-Milan sia il giorno giusto. Il francese tornerà il 30 dalle ferie: Milan-Roma quattro giorni dopo può suggerire riposo supplementare in vista di impegni più duri. Theo ha qualche anno in meno e non dovrebbero esserci problemi a ricomporre la difesa titolare con Calabria, Kalulu e Tomori. Però l’assenza di Maignan, che rischia di tornare dopo la Supercoppa, può spingere verso la difesa a tre di fine campionato. Arriva Sportiello?

Un Camoranesi a destra

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Un Camoranesi a destra Senza Giroud, chi farebbe il centravanti? Pioli ha fatto capire che può essere l’occasione per De Ketelaere (in attesa di riportarlo sulla trequarti): l’anno scorso il belga ha giocato da “falso 9” nel Bruges e questa è l’ora della svolta. Alternativa? Rebic. Dietro la punta il favorito è Diaz, a destra torna a disposizione Saelemaekers (oltre a Messias però affaticato come Krunic): sul mercato il Milan dovrebbe trovare un grande esterno destro dalla doppia fase, alla Camoranesi, equilibratore ideale per il sistema tattico di Pioli.

3 / Juventus

Allegri che dubbi: aspetta Vlahovic, punta sui giovani

La più indecifrabile. Ritrova Di Maria, da trattare con cautela: con la Cremonese se ne può fare a meno, in attesa di altri rivali. Anche Paredes tornerà carico, ma forse stanco dei festeggiamenti. Non ha Pogba. Non sa come sta Vlahovic. Spera in buone notizie da Chiesa. E ritrova Bonucci fermo ai box. Se aggiungiamo il preoccupante scenario giudiziario, non sarà facile affrontare la ripresa. Probabile che Allegri riparta dalle ultime prestazioni convincenti e belle da vedere: la sicurezza è il 3-5-2 a trazione giovani. Mediana con Fagioli, Locatelli e Miretti (se Rabiot non fosse pronto). Difesa brasiliana con un solo centrale di ruolo: Danilo, Bremer e Alex Sandro.

Chiesa e Iling

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Sulle fasce, Cuadrado e Kostic. Il colombiano non è al top: McKennie è pronto, si può lavorare su Kostic ma soprattutto su Iling che in Primavera giocava anche a destra. In attacco serve Vlahovic, ma la pubalgia è una brutta bestia. Allegri può comporre la coppia Milik-Kean (il polacco meglio da seconda punta), oppure affiancare a un centravanti uno tra Miretti e Chiesa che per il tecnico nel 3-5-2 può stare anche al centro.

4 / Lazio

Ritorna Immobile, ma adesso serve il vero Milinkovic

Eppure la Lazio è lassù, quarta, 30 punti come l’Inter e una rosa inferiore. Dopo un anno, i meccanismi di Sarri sono nel Dna. La prima parte del campionato non è finita bene: il ko con la Juve (tanti infortunati ma non solo) ci poteva stare, quello inatteso con la Salernitana ha compromesso il secondo posto. Ora ci sono tutti, anche Immobile le cui condizioni sono però da valutare. In ogni caso Sarri ha la soluzione, con Felipe Anderson che se la sbriga molto bene da “falso 9” e Pedro quarto titolare pronto a subentrare sulle fasce.

E Luis Alberto?

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I dubbi sono a centrocampo. Uno riguarda Luis Alberto, il giocatore con più classe ma fuori dall’undici titolare perché, senza Leiva, e con Marcos Antonio non pronto, Sarri ha scelto Cataldi play e Vecino mezzala d’equilibrio. A destra c’è Milinkovic reduce da un Mondiale deludente con la Serbia e un po’ meno dominante che in passato: quello vero darebbe la scossa. Il triangolo di centrocampo del Napoli (Allan-Jorginho-Hamsik) è lontano. La partenza non è impossibile: subito a Lecce, poi Empoli e Sassuolo. Se Immobile torna il 9 “bomber” la Lazio può volare.

5 / Inter

Se Brozovic è out ecco Calhanoglu. Lu-La o… Dzeko

Il Mondiale insinua diversi dubbi sulla ripartenza dell’Inter: Brozovic è infortunato, Lukaku a rischio depressione, Lautaro stanco, Onana ha divorziato bruscamente dal Camerun. Forse l’unico davvero carico è Dumfries, ala-goleador dell’Olanda, con il piccolo particolare che, presto o tardi, è destinato altrove per far cassa. Contro il Napoli, il 4 gennaio, Inzaghi avrà bisogno di tutti i migliori perché c’è un solo risultato utile, vincere, per rientrare nel discorso scudetto.

Decide Brozo

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Tutto gira attorno a Brozovic. Se sta bene, gioca davanti alla difesa con Calha e Barella. Però le sue condizioni preoccupano: è pronto il piano-B con Calha play arretrato e Mkhitaryan in mezzala. Così l’Inter ha recuperato nel momento difficile. Inzaghi riparte dalla difesa solida degli ultimi tempi, con Acerbi al centro. Sembra pronto per tornare Gosens, anche se Dimarco è il titolare. In attacco il progetto sarebbe ricomporre la LuLa, ma per Lautaro resta il dubbio come per Paredes: il rientro poco prima della sfida dopo legittimi festeggiamenti. In caso, coppia Dzeko-Lukaku.

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