Napoli, Sabatini applaude Giuntoli: “Anguissa colpo fantastico”

NAPOLI – Napoli-Bologna sarà una partita tra due squadre in salute e tra due allenatori di qualità. A sottolineare questo aspetto è Walter Sabatini, ex dirigente rossoblù, intervenuto a Calcio Napoli 24 TV: “Ho sempre detto a Mihajlovic di uscir fuori dal cliché del sergente di ferro: per lui è riduttivo. È un allenatore vero che ha dato una identità definita al Bologna, lo dimostrerà contro un altro come lui, ovvero Luciano Spalletti. Mi sarebbe piaciuto vivere il match da vicino, me lo godrò lo stesso. Sinisa ha ragione nel definire Osimhen ‘ignorante’ nel senso buono – prosegue Sabatiniper lui vuol dire che è determinato ed è un complimento. Sarà un match in cui il Bologna arriva con assenze importanti, ha subito due espulsioni nell’ultimo match come Soriano e Soumaoro che sono importanti: mi dispiace, perchè il Napoli meritava il miglior Bologna che se la sarebbe giocata. Il Bologna ha l’abitudine a giocar bene e la volontà di farlo, e del Napoli che sia forte non è che bisogna aggiungere altro“. Piccolo retroscena: Sabatini non è mai stato in procinto di andare alla corte di Aurelio De Laurentiis, come il diretto interessato conferma: “Mai sono stato vicino al club azzurro, ma sono felice di ciò che sta facendo Giuntoli: il colpo Anguissa è stato fantastico, non capisco come la Premier League non se ne sia accorto. Mi meraviglio che le due squadre di Manchester, il Chelsea ed il Liverpool non siano arrivate su un calciatore del Fulham“.

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“Svanberg? Uno da Napoli”

Tanti i buoni messi a segno anche da Sabatini al Bologna: Skov Olsen, Svanberg, Schouten, Vignato e Theate tra gli altri. Giovani di ottime prospettive: “Il Bologna è una squadra proiettata nel futuro – spiega il dirigente – anche se per me è già una realtà nel presente: tutti questi giocatori possono dire la loro, hanno bisogno di punti e di classifica e non solo di tiri in porta. Il Bologna è un laboratorio meraviglioso del calcio italiano, più degli altri. Svanberg? Uno da Napoli, anche se oggi per ambire al Napoli bisogna avere grandi qualità: è un punto d’arrivo per un calciatore, non punto di partenza“. Tutti talenti europei, visto che il Sudamerica sembra un po’ meno ricco rispetto al passato: “C’è stato un freno determinato dal covid – conferma Sabatiniche ha compresso le situazioni di mercato, il Sudamerica rimarrà sempre la fucina del calcio e quando si riprenderà a viaggiare a seguire i tornei internazionali ripartirà anche questa parte del mercato. Il calcio è stata una vittima eccellente della pandemia“.

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