Napoli-Roma nel segno di Maradona, Conti porterà i fiori ai Quartieri Spagnoli

NAPOLI – […] E allora, la liturgia di Maradona nel tempio di Napoli: un saluto, un fiore, un bacio, una lettera e una lacrima. Forse di più. Una preghiera per l’anima e un pellegrinaggio incessante: blasfemia? Beh, non di certo se consideriamo che in Argentina, a Rosario, la città del Pocho e di Messi, hanno anche fondato la Iglesia Maradoniana: la Chiesa Maradoniana, la religione scanzonata del Diez, con tanto di battesimo e rituale commemorativo del gol con la Mano de Dios. I fedeli ci credono fervidamente sin dal 30 ottobre 1998, giorno della fondazione e del 38° compleanno del Pibe, e al movimento hanno aderito anche Ronaldinho e lo stesso Leo. Sarà invece un atto di cuore, di galanteria e rispetto infinito quello che la Roma consumerà alla vigilia della partita con il Napoli, in programma domani al (fu) San Paolo: una mini delegazione guidata da Bruno Conti, altro monumento del calcio, suo splendido rivale al Sarrià nel 1982, porterà un mazzo di fiori ai piedi del murale dei Quartieri Spagnoli. Come ha fatto Mertens dopo il Rijeka, per intenderci. Una volta i due popoli di tifosi erano gemellati, mentre ora non scorre mica buon sangue: magari faranno pace nel nome di Maradona. E di un omaggio indimenticabile.

Quando De Rossi abbracciò Maradona

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Quando De Rossi abbracciò Maradona

Stadio Maradona

Anche una cerimonia ufficiale molto attesa, e ormai prossima, sarà scolpita nella mente di ogni appassionato: «La settimana prossima intitoleremo formalmente lo stadio San Paolo a Diego», la conferma del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ai microfoni di Radio Punto Nuovo. «Parliamo dell’unica persona che ha saputo unire i napoletani di tutto il mondo: con le sue gesta ha riscattato una terra ed è diventato indimenticabile, immortale. Lo ricorderemo anche per le sue fragilità, stava vicino agli ultimi». L’iter è il seguente: la Commissione Toponomastica del Comune dovrà approvare la modifica e poi il Prefetto dovrà autorizzare la deroga (considerando che secondo la legge dovrebbero trascorrere dieci anni dal decesso). A ieri la Commissione non era ancora stata convocata, però le istituzioni hanno assicurato che la prossima settimana tutto sarà compiuto e che la cerimonia potrebbe andare in scena entro una quindicina di giorni. Forse prima, chissà. Per quel che riguarda il nome, la tendenza è di rispettare la tradizione e dunque la lingua italiana: «Stadio Diego Armando Maradona». E dopo quello dell’Argentinos Junior, a Buenos Aires, sarà il secondo impianto che porterà il suo nome. L’immortalità e l’ubiquità del numero 10.

Leggi l’articolo completo nell’edizione odierna del Corriere dello Sport – Stadio

Maradona saluta un bambino: l'ultimo video prima di morire

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