Napoli, poker a Crotone: Insigne fa Diego, aggancio alla Juve

Gli uomini di Gattuso si impongono in trasferta con una prestazione convincente. La squadra di Stroppa resta ultima. Ora gli azzurri sono a -1 dall’Inter

Dal nostro inviato Mimmo Malfitano

6 dicembre – Crotone

La notte di Crotone è tutta di Lorenzo Insigne. Il capitano è il protagonista della seconda vittoria consecutiva dopo quella ottenuta contro la Roma. Il suo destro a giro sul primo gol è una meraviglia. E lo è altrettanto quando va a suggerire il taglio di Lozano per il raddoppio. Ci penseranno, poi, Demme e Petagna a chiudere definitivamente la gara col terzo e quarto gol. Troppo Napoli, sul piano qualitativo, per il Crotone. Lodevole, sul piano dell’impegno, ma troppo inferiore tecnicamente per poter impensierire il gioco e le individualità napoletane.

inedito

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Il centrocampo che presenta Gattuso è una novità assoluta. Ritorno al 4-2-3-1, il tecnico napoletano e in mediana schiera Demme e Bakayoko. La formula dei due centrocampisti è collaudata, ma stavolta non c’è Fabian Ruiz a far coppia con il mediano francese. Al suo posto c’è Demme, che l’allenatore tiene parecchio in considerazione. Nel Crotone c’è Cuomo al posto di Magallan nella formazione iniziale presentata da Stroppa. I calabresi si affidano a Simy per la fase offensiva, dove la squadra è carente: sono 6 le reti realizzate finora, di cui 2 allo Scida e 4 in trasferta.

senza timore

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Il Napoli ripropone la maglietta biancazzurra a strisce verticali, un fac simile dell’Argentina, la stessa indossata contro la Roma, tre giorni dopo la scomparsa di Diego Armando Maradona. C’è da scommettere che la decisione sia scaturita, stavolta, anche per un fatto scaramantico. Una scaramanzia che sembra non essere funzionale, almeno nella parte iniziale della gara. Dopo nemmeno un minuto, infatti, Petagna ha sul sinistro il pallone per portare in vantaggio i suoi, ma la conclusione a giro è imprecisa. Il Crotone non è condizionato dal valore dell’avversario. D’altra parte, allo Scida, ha già pareggiato con la Juventus. E, dunque, non rinuncia ad attaccare. Lo fa a destra, con Messias sul quale Koulibaly è costretto a intervenire in maniera fallosa: per lui il primo giallo della serata.

i singoli

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La differenza, comunque, sta nei singoli. Il Crotone si distende bene e crea problemi quando va sugli esterni con Reca a sinistra e Messias a destra. Centralmente, Benali e Petriccione schermano bene la mediana. È ancora Petagna al 24’ ad avere sul sinistro il pallone buono per sboccare il risultato, ma la sua conclusione viene respinta da Cordaz. Sul piano tecnico, il Napoli ha un Insigne in più. Ed è il capitano a rasserenare i compagni al 31′ con il solito destro a giro che finisce all’incrocio dei pali, rendendo inutile il volo dell’estremo difensore crotonese. I calabresi vanno vicinissimi al pareggio al 37’. Il cross di Molina viene calciato al volo da Vulic, appena subentrato a Benali. Ospina respinge d’istinto.

super insigne

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Dicevamo della differenza tecnica. È una serata che ispira Lorenzo Insigne. Il capitano decide di alzare il livello del gioco e al 58′ con il suo solito destro va a premiare l’inserimento di Lozano: stop e tiro a volo di sinistro dell’attaccante messicano per il secondo gol napoletano. Ad inizio secondo tempo, il Crotone è rimasto in 10 uomini per l’espulsione di Petriccione: l’entrata su Demme costringe Marinelli a rivedere l’azione dopo la segnalazione del Var. Il fallo merita il rosso diretto. Con un uomo in meno, la partita del Crotone non ha più senso, il Napoli gioca in serenità, preoccupandosi del possesso palla. Poco prima della mezz’ora, Gattuso richiama in panchina Zielinski e inserisce Mertens, riproponendolo alle spalle di Petagna. Il monologo del Napoli porta anche il terzo gol, al 76’. Molina perde palla a centrocampo e Bakayoko lancia lo scatto di Loznao. Il cross del messicano è toccato all’indietro da Mertens per l’accorrente Demme. Il destro rasoterra del mediano tedesco chiude definitivamente la partita. La quarta rete di Petagna conclude, invece, la serata.

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