INVIATO A CASTEL DI SANGRO – Da tormentone a tormento. Il caso Osi-Rom è direttamente proporzionale al vuoto di potere che s’è venuto a creare nell’attacco del primo Napoli di Antonio Conte: a cinque giorni dall’esordio in Coppa Italia contro il Modena, Victor Osimhen è sempre un centravanti con la valigia in attesa di chiarire il proprio destino e Romelu Lukaku è ancora un centravanti del Chelsea. Con la valigia anche lui, però conservata in un armadio della sua casa di Londra: in questo periodo si sta allenando a Cobham, la città dei Blues, mentre i compagni sono in tournée negli Stati Uniti. Lui non è stato convocato ed è in attesa di riabbracciare Conte, il suo allenatore totem, nonché di vivere la terza esperienza italiana dopo quelle con l’Inter e la Roma. L’idea è questa, cioè questi sono i piani ideali, ma di mezzo c’è la situazione di Osi, lettura molto complessa anche alla luce dei nuovi movimenti registrati nel giro dei centravanti d’Europa: nell’elenco dei concorrenti per un posto nelle grandi squadre del regno è piombato anche Julian Alvarez, l’argentino del City chiuso da Haaland e a caccia di nuovi stimoli. A quanto pare, tra gli appuntamenti sull’agenda del suo agente Fernando Hidalgo ce ne sarebbe pure uno con il Psg. Forse il club maggiormente interessato a Osimhen.
Osimhem, silenzi di Psg e Arsenal
L’intrigo con il Paris Saint-Germain s’è trasformato in una storia di attesa, silenzi strategici e presunto disinteresse: da Parigi chiedono un forte sconto e sperano di cedere uno tra Kolo Muani e Gonçalo Ramos, mentre il Napoli non vuole vendere il pezzo pregiato per una cifra troppo lontana dalla clausola rescissoria da 130 milioni. E così, beh, stallo. Tutto in freezer. Compreso lo scambio con il Chelsea. E l’Arsenal? Molto attivo su Gyokeres e ora stuzzicato dalla novità Alvarez, come l’Atletico Madrid. Il fatto, però, è che Conte nel frattempo sta costruendo la squadra senza poter contare ancora sull’uomo che dovrà recitare da riferimento dell’attacco: che sia uno o l’altro, questo o quello, il signor Antonio ha schierato finora dal primo minuto nelle amichevoli una volta Simeone, due volte Cheddira e poi Raspadori contro Brest e Girona. E a Jack toccherà guidare l’attacco contro il Modena in Coppa Italia.
Napoli, Conte aspetta risposte
Conte, però, è in attesa di una soluzione definitiva: Osimhen è a Castel di Sangro ed era anche a Dimaro, ma ha saltato tutte e cinque le partite del ciclo estivo e di conseguenza è indietro con la preparazione rispetto ai compagni di squadra. Ha un piede dentro e l’altro fuori, ma va da sé che da domani alla ripresa andranno fatte delle valutazioni e delle riflessioni connesse con l’ormai prossimo inizio della stagione: le certezze relative alla sua partenza che esistevano un mese fa, oggi non ci sono più. È sempre altamente probabile, per carità, ma il Napoli non ha registrato nuove offerte ritenute congrue e di certo non lo svenderà. L’arrivo di Lukaku, del resto, è strettamente connesso con il suo addio, e quindi in questo momento va considerato allo stesso modo: probabile ma non sicuro. E in questo clima di dubbi, Conte aspetta risposte. Il 9 è una cosa seria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA